Isola di San Teodoro: in barca verso luoghi incontaminati

Prima di raccontarvi queste bellissime ore trascorse sulla barca Irini, gustatevi il video…

Non vedevamo l’ora di provare quest’esperienza e di raccontarvela, perchè è un modo un po’ diverso e davvero unico di trascorrere un pomeriggio qui a Creta, oltre ad essere una gita comodissima da fare per chi alloggia qui a Villa Anastasia.

Irini con sitoLa barca “Irini” (su cui abbiamo viaggiato noi) o, in alternativa, la più piccola e caratteristica barca “Thia Maro”, partono ogni giorno dal porto vecchio di Chania. La classica escursione giornaliera che viene offerta è di 3 ore e mezza. Le tappe sono due: l’isola di San Teodoro (Άγιος Θεόδωρος) e la piccola di isola di Lazareta (Λαζαρέτα), entrambe completamente disabitate e incontaminate.Thia Maro con sito

Quest’anno abbiamo deciso di accordarci con l’azienda che propone questi tour, per poterli proporre ai nostri ospiti. Per questo motivo Lefteris, il “grecissimo” responsabile commerciale che ci ha seguiti, ci ha gentilmente offerto un giro sull’Irini, in una giornata in cui è stata prenotata per due ore da un gruppo di alpinisti francesi interessati a vedere solo l’isola di San Teodoro. Grati ed emozionati, ci imbarchiamo in un pomeriggio ventilato di sole cocente. Porto vecchio con sitoCome prima cosa ci godiamo, da un prospettiva tutta nuova ed affascinante, la vista del porto vecchio di Chania. Sarà che, ammirato dal mare, lo si riesce a vedere nella sua interezza, ma a noi è sembrato ancora più fiabesco e suggestivo! Lasciato alle nostre spalle il faro veneziano, iniziamo la traversata che dura circa 20-30 minuti, da cui ci si gode da un lato il mare blu cobalto e dall’altra la costa nord-ovest dell’isola, a noi tanto familiare vista dalla strada litoranea.

Arrivati all’isolotto di San Teodoro, la barca, guidata dall’affascinante capitana Sofia,Foto noi due s.teodoro con sito costeggia piano piano l’aspra e imponente parete sud, scavata nel mezzo da una grande grotta. L’intera isola è composta di rocce che si tuffano a picco nel mare, di piccoli alberi e di arbusti. Questi ultimi sono la fonte di sostentamento degli unici abitanti del posto, le capre selvatiche Kri-Kri, che noi fino ad oggi abbiamo incontrato solamente nella gola di Samarià. Spesso, facendo questa gita in barca, si riescono a scorgere alcuni esemplari che sgambettano su e giù dal promontorio, ma noi non siamo stati così fortunati…

Dopo un’inversione di marcia, la barca si ferma davanti al lato orientale dell’isola, a qualche decina di metri dalla costa e lì viene gettata l’ancora. L’acqua sotto di noi è profonda, ma il suo turchese intenso e la trasparenza quasi irreale permettono di San teodoro con sitovedere nitidamente il fondale sabbioso…è un chiaro invito a buttarsi senza pensarci due volte! Sull’Irini vengono date anche pinne e maschere per fare snorkeling, quindi non resta che lasciarsi ammaliare dalle acque ormai non più fredde del Mar di Creta…

I tuffi si sprecano, il bagno è rigenerante, i metri e metri d’acqua sotto di noi ci incuriosiscono e facciamo qualche bracciata con la maschera, ammirando il fondale sconfinato e qualche annoiato pesce che non si cura di noi. Restiamo in ammollo a lungo, nel mezzo di questo mare che ormai sentiamo un po’ nostro, nell’incontaminata cornice dell’Isola di San Teodoro che ci osserva dall’alto…il paradiso è qui ragazzi!! Normalmente, nella canonica escursione di 3 ore e mezza, la barca si avvicina ancor più alla costa permettendo ai temerari di immergersi più in profondità per vedere la carcassa di un aereo tedesco della Seconda Guerra Mondiale.

Dopo esserci asciugati al sole, l’ancora viene levata e si torna verso il punto di partenza, Enrico, Lefteris e Georgios migliorata con sitoil porto di Chania. Normalmente, l’escursione prosegue fino alla tranquilla isola di Lazareta, dove si può fare un altro bagno e abbronzarsi sull’arenile dell’unica, piccola e adorabile spiaggia presente; qui vengono offerti dalla truppa insalate di frutta, bevande varie e rakì ghiacciato (grappa locale)!

Che gita memorabile! Ci siamo davvero divertiti un sacco! … e se è piaciuta anche a voi, possiamo prenotarvi un posto in barca quando volete, basta chiedercelo ;-)!

Ciao!!

Marathi e Loutraki: due piccole perle nell’Akrotiri orientale

Ancora una volta siamo qui a parlarvi dell’Akrotiri, ossia la penisola, aspra e solitaria, dove risiede l’aeroporto di Chanià. Come già accennato in passato, la prima volta che siamo venuti a Creta avevamo totalmente “snobbato” questa zona, all’apparenza cruda, brulla e poco interessante. Mano a mano che passa il tempo, invece, scopriamo sempre nuove chicche che ci mostrano in tutta la sua bellezza nascosta questa punta scoscesa di isola, un’area davvero magica…

In questo articolo vi parleremo di due spiaggette più che incantevoli, vicinissime a Chanià e situate nella costa sud-est della penisola dell’Akrotiri: Maràthi e Loutràki.

Trovandosi a pochi km l’una dall’altra, decidiamo di vederle entrambe in un’unica giornata. La mattina ci rilassiamo al sole nella placida Marathi, divisa in due baie sabbiose da un piccolo porticciolo. Come la maggior parte delle spiagge cretesi, anche questa ha una parte attrezzata e una libera, oltre a bar e taverne con vista mare. Essendo molto riparata, è l’ideale per chi non ama sottostare alle bizze del famoso Meltemi, il vento secco e fresco che viene dal nord e che a Creta soffia spesso d’estate (e fortuna che c’è!!). Qui l’acqua, di una trasparenza rara, è bassa per molti metri e, molto spesso, è un olio: ideale per fare lunghi bagni rilassanti, per far giocare i bambini e, perché no, fare un po’ di snorkeling… La vista poi di cui si gode dal bagnasciuga è così bella! Le aspre cime e le scogliere dell’Akrotiri si stagliano proprio lì davanti e ti fanno sentire completamente avvolto nell’abbraccio di mamma Natura.

La mattina scorre pigra e rilassante a Marathi e, dopo un veloce panino al sacco, decidiamo di spostarci nelle braccia della sorella minore, Loutraki. Il nome stesso, “Loutraki” (“piccolo bagno”), anticipa quello che troveremo. Un micro angolo di paradiso, racchiuso tra due promontori e costellato di pini marittimi i cui ampi rami offrono un po’ di riparo dalla calura. Anche qui il colore e la trasparenza delle acque fanno un certo effetto. Le sfumature di azzurro si alternano mano a mano che il mare diventa più profondo e camminando fino a diversi metri verso l’orizzonte, si riescono a vedere nitidamente sul fondo chiaro e sabbioso, dei piccoli paguri, tutti con conchiglie diverse, che corrono avanti e indietro freneticamente. La spiaggia vera e propria è totalmente libera. Per chi volesse lettino e ombrellone, comunque, sulla parte destra della stessa, c’è una zona erbosa attrezzata, condivisa da un hotel e da un bar. Quest’ultimo offre la possibilità a tutti i bagnanti di usare le sdraio, in cambio di una consumazione. Dopo diversi bagni, una birra Mithos ghiacciata e tanto tanto sole, ci avviamo verso casa e decidiamo di finire in bellezza questa giornata all’ordine del relax…

Ci avevano parlato di un posticino a Chanià dove si mangia pesce freschissimo in un ambiente informale… come potevamo non provarlo?? La taverna si trova in una delle vie principali del centro, Daskalogianni, nel quartiere di Splantzià, tanto amato dagli20150613_120015 abitanti di Chanià. Si chiama “To Maridaki ” e da oggi rientrerà tra i ristoranti da noi consigliati ai nostri ospiti! Il locale è accogliente, decorato in stile “marino” e con qualcosa che a noi piace tanto: la cucina a vista! Nonostante il pesce, paradossalmente, non sia la specialità di quest’isola, in quanto storicamente abitata da gran mangiatori di carne d’agnello e maiale, da “To Maridaki”, come in poche altre selezionate taverne della città, si trova sempre pesce fresco di giornata che viene cucinato magistralmente alla griglia, al vapore o fritto, a seconda dei gusti. La particolarità di questo posto è che il cameriere prima di consegnare il menu, porta il cliente a vedere la vetrina accanto alla cucina dove si può scegliere verdure cotte di ogni tipo, legumi, primi piatti IMG-20150613-WA0001cucinati in giornata dalle due sorridenti cuoche. Poi, e qui viene il bello, vieni portato davanti al banco frigo dove ti mostra i pesci pescati quel giorno perché tu possa scegliere quello che vuoi! Una volta scelto, lo pesa, ti mostra il prezzo e ti chiede se va bene. A quel punto non ti resta che decidere il tipo di cottura e gustartelo tutto! I prezzi sono decisamente onesti, come sempre qui a Creta. Un bel pesce fresco alla griglia con contorno di verdure, anch’esse grigliate, una porzione molto abbondante di polipo al vapore con sughetto di pomodoro speziato e verdure del posto, fagioli occhio nero con peperoni ed erbe cotte cretesi, mezzo litro di vino bianco, pane abbrustolito con olio d’oliva e origano: 37 € in due! E, naturalmente, gli immancabili dolce e rakì (grappa locale) offerti a fine cena dai ristoratori… fantastico! Che dire di più… ottimo finale per una splendida giornata!

Vi è venuta sì o no un po’ di acquolina in bocca?? Siamo solo a due ore di aereo dall’Italia, pensateci ;-)…