Spiagge di Grammeno: inaspettate sorprese tra boschi di cedri

Abbiamo scoperto la penisola di Grammeno leggendo una bellissima guida scritta da 2 nostri connazionali a cui spesso facciamo affidamento per conoscere nuovi angoli di Creta. A 70km a sud di Chanià e a 5km a est di Paleochora, nella costa sud-ovest, si trova un’area molto tranquilla che comprende due spiagge principali (Votsalo e Houma), varie baie minori e un basso promontorio ricoperto di cedri.

Votsalo è una lunga spiaggia di ciottoli, mentre Houma, quella da noi prescelta qualche giorno fa, è più piccola e sabbiosa, oltre ad essere molto graziosa ed immersa nella tranquillità. La giornata molto calda e le inconfondibili sfumature di azzurro del Mar Libico ci invitano subito ad un fantastico bagno, seguito da un’ora di relax al sole e da un pranzetto al sacco sotto l’ombrellone. A quel punto decidiamo di inoltrarci alla scoperta del bosco di cedri. La passeggiata si svolge tra candide dune sabbiose e centinaia di questi bellissimi alberi che ricoprono spesso le aree litoranee di Creta. Le orme umane di camminatori passati prima di noi, si dividono in varie direzioni e noi seguiamo senza alcuna meta precisa alcuni tracciati che ci ispirano di più. Dopo pochi minuti, arriviamo in prossimità di una grotta e ci arrampichiamo sulle rocce circostanti per ammirare la visuale del mare. Ed ecco aprirsi davanti a noi un ampio pavimento roccioso che arriva fino al mare e che, per via delle sue infinite cavità, ci ricorda molto le immagini della Luna che vediamo in TV! Lì osserviamo per la prima volta come fa la gente del posto a raccogliere il sale marino che poi vende al mercato cittadino. Riempiono quelle buche di acqua, pompata dal mare tramite dei lunghi tubi neri e poi ci posizionano delle reti a maglia larga che, mano a mano che l’acqua evapora, catturano il sale che si è cristallizzato su di esse.

Scendiamo dalle rocce e continuiamo la nostra passeggiata tra i cedri ed il percorso sabbioso. Ad un certo punto arriviamo in uno slargo in cui diverse e strane formazioni rocciose ci riparano dal mare aperto, formando grotte e, a volte, quel che sembra essere una rappresentazione di arte moderna. Superiamo alcuni di questi ostacoli appuntiti e, sorpresa sorpresa, ci troviamo di fronte a una vera e propria
piscina naturale! Le rocce si ergono ai lati per delimitarla e terminano in una grotta marina dalla quale si sente provenire il rumore delle onde del mare che si infrangono dall’esterno ed entrano portando con sé piccoli pesci. La tentazione è troppo forte: in meno di un secondo ci immergiamo in queste acque tiepide e la sensazione è quella di nuotare nella riproduzione ingigantita di un acquario, con tutte queste rocce, i muschi sul fondale, le cavità ed i piccoli branchi di pesciolini che escono da dove meno te lo aspetti… troppo bello!!

Entusiasti della nostra scoperta in solitaria, torniamo sul sentiero principale per concludere il giro del promontorio di cedri. Sulla strada incontriamo altre due baiette, frequentate solamente da qualche sparuto naturista e, anche lì, impossibile resistere a non fare un bagno :-)!! Che posti ragazzi! E che esperienza del tutto inaspettata!

Che dire… andateci se avete l’occasione, non ne rimarrete delusi!

A presto!!

Spiagge di Klisidi e Skinaria: giornata di relax e snorkeling

Come da consuetudine, anche quest’anno i nostri amici storici Laura e Carlo sono venuti a trovarci e, come sempre, quando arrivano loro ci muoviamo alla ricerca di angoletti nascosti, tutti da scoprire, in giro per l’isola. Questa volta abbiamo scelto di visitare 2 spiagge a sud di Rèthymno, che distano circa un’ora e mezza di auto da casa nostra: Klisìdi (o Kleisìdi) e Skinària (o Schinària).

Ammoudi Beach

Klisidi Beach

Prima di partire ci siamo informati su cosa saremmo andati a vedere. La prima, Klisidi, fa parte di un gruppo di meravigliose spiaggette chiamate Ammoùdi Beaches, situate non lontane dalla più famosa e frequentata spiaggia di Plakiàs. Di questo gruppo fanno parte la spiaggia di Ammoùdi (appartata e molto carina), quella di Ammoudàki (bellissima, frequentata prevalentemente da naturisti), Damnòni (ampia, attrezzata e con diverse taverne sul mare) e, appunto, la nostra Klisìdi. Abbiamo scelto quest’ultima  come prima meta della giornata per le sue dimensioni molto ridotte, per una certa difficoltà nel raggiungerla e, naturalmente, per la bellezza incontaminata del suo paesaggio, inviolato dalla mano dell’uomo.

Riguardo invece a Skinaria (spiaggia che si trova a 10 minuti di auto da Ammoudi), la nostra scelta è ricaduta lì per quello che avevamo letto a proposito dello snorkeling, che dicevano essere uno dei migliori che si possa fare a Creta (CLICCA QUI per avere il tuo set da snorkeling).

Arrivati quindi al parcheggio di Ammoudi, decidiamo di raggiungere Klisidi camminando su un sentiero sterrato che collega tutte le 4 baie che abbiamo elencato prima. Arriviamo in nemmeno 5 minuti, per goderci dall’alto lo spettacolo di questa minuscola insenatura che, nell’immaginario, potrebbe benissimo essere la spiaggia privata degli Dei!! Primitiva, immacolata, intima, protetta, luminosa, conquistatrice: solo alcuni degli aggettivi adatti a descriverne la natura. Il percorso a piedi per scendere alla spiaggia è breve, ma non adatto, secondo noi, ad anziani e bambini piccoli, in quanto costituito da rocce appuntite e salti più o meno alti. Giusto il tempo di appoggiare a terra i nostri teli mare e siamo già in acqua, con maschera e boccaglio, a goderci un fondale pazzesco, con enormi rocce sporgenti, caverne, passaggi segreti e qualche pesce curioso!

Dopo un paio d’ore di puro relax e bellissime nuotate in questo angolo sperduto di mondo, decidiamo di spostarci vero Skinaria. In pochi minuti di macchina arriviamo e anche qui il paesaggio non è niente male! Ci troviamo nel bel mezzo del nulla: a parte un paio di tavernette che forniscono anche ombrelloni e sdraio, attorno a noi ci sono solo un mare cristallino, sabbia grossolana, monti ed alberi! Ci fermiamo a pranzo nella taverna “Garden”, situata a pochi metri dalla spiaggia, con un bel giardino. Il proprietario ci porta direttamente in cucina e ci mostra cosa c’è di pronto: quando ti trovi i piatti davanti invece che su un menu la scelta è ancora più ardua!! Alla fine decidiamo per un’insalata greca, polpette al sugo, una melanzana ripiena, fiori di zucca ripieni di riso ed erbette e dei dakos: tutto incredibilmente buonooo!!!

Skinaria

All’ombra del gazebo di questa taverna, con i piedi nudi sull’erba si sta decisamente bene e ci mettiamo un po’ prima di deciderci ad alzarci. Una volta scelti gli ombrelloni,
ci armiamo nuovamente di maschera e ci tuffiamo nelle splendide e lisce acque del Mar Libico, per vedere se quello che dicono della fauna marina di questo posto sia vero. Il fondale parte sabbioso, ma pochi metri dopo cambia e comincia una distesa sconnessa di grandi pietre e scogli sommersi, ambiente ideale per scovare qualche abitante del mare. Dopo un paio di bracciate ci troviamo immersi tra decine e decine di pesci, attirati da alcuni pezzi di pane lasciati cadere nell’acqua da due turiste che ci nuotano a fianco. Che dire: troppo
bello! Non avevamo mai visto una tale quantità e varietà di pesci qui a Creta: piccoli e grandi, affusolati e tondi, striati e colorati! Ovviamente si tratta di pesci del Mediterraneo, quindi non parliamo dei colori incredibili e delle forme assurde dei pesci tropicali, ma nel loro piccolo a noi sono piaciuti tantissimo ed abbiamo davvero apprezzato questo dinamico e variegato scorcio di vita cretese subacquea!

Anche questa giornata è andata e anche questa volta Laura e Carlo sono ripartiti per l’Italia lasciandoci un’altra bella scorta di ricordi impagabili che andranno ad alimentare la grande storia della nostra amicizia💕 .