Vi stiamo per raccontare una delle più belle escursioni che abbiamo fatto a Creta da quando viviamo qui, che vede come protagonisti la splendida gola di Aràdena e l’incantevole spiaggia di Màrmara.
Partenza da casa: ore 7 del mattino. Arrivo: ore 8:15 al villaggio di Sfakià (o Hòra Sfakìon), nella costa sud. Lì parcheggiamo la macchina e alle 9 prendiamo il pulmino diretto al villaggio abbandonato di Aràdena. Dopo circa 20 minuti di autobus e svariati tornanti a picco sul mare, arriviamo al ponte di Aràdena che collega il lato est della gola al lato ovest. Questo ponte di ferro è famoso per il bungee jumping poiché nei fine settimana estivi gli amanti di quest’attività spericolata si lanciano dai suoi 138 metri di altezza; è infatti il più alto ponte della Grecia ed il secondo in Europa da cui si può provare il brivido del saldo con la corda elastica. Prima della sua costruzione negli anni ’80, chi voleva andare da una parte all’altra della gola doveva scendere a piedi fino al letto del canyon attraversando una ripida e panoramica mulattiera pavimentata con acciottolato (in greco “kalderimi”) per poi risalire dall’altra parte, inerpicandosi per un altro sentiero identico ed altrettanto ripido… si fa fatica anche solo ad immaginarlo, figuriamoci a farlo!!! Per fortuna ora c’è questo ponte e noi lo attraversiamo in pullman, non senza tenere il fiato sospeso a causa del vuoto che si apre sotto di noi. Giunti dall’altra parte, dopo qualche foto al panorama, ci incamminiamo verso l’entrata della gola. Passiamo attraverso gli interessanti resti di un’architettura cretese del passato, facenti parte dell’antico villaggio di Aràdena, abbandonato dagli anni ’50. Il motivo di questo abbandono sembra essere stata una faida nata tra le famiglie del paese stesso a causa della… campana di una capra :-D!! Un cartello di legno inciso a mano ci introduce all’imbocco del kalderimi che ci avrebbe portati di lì a poco giù giù giù, fino alle viscere della gola. Ci godiamo questa splendida ma ripida discesa a zig zag e dopo circa 20 minuti arriviamo in fondo, iniziando a percorrere la gola vera e propria. Da lì, per circa 2 ore, affrontiamo una delle più affascinanti, varie e suggestive camminate della nostra esperienza cretese. Si passa da punti in cui il sentiero è ampio e agevole ad altri in cui bisogna passare in mezzo a pertugi scivolosi tra le grandi rocce, fino a dover costeggiare il letto scosceso del fiume percorrendo un saliscendi di gradini scavati nella roccia e delimitati da un corrimano di legno. Dietro ad ogni curva il paesaggio cambia: il canyon si apre e si restringe, la vegetazione quasi scompare e poi riappare super rigogliosa, la roccia si fa più liscia e sdrucciolevole e poco dopo diventa aguzza e irregolare. Insomma, è davvero impossibile annoiarsi durante questo percorso! A volte non si sa dove andare e poi, dietro ad un albero o sopra un masso, si trovano le torrette di sassi lasciate dagli altri escursionisti oppure i segnali verdi e rossi dipinti che indicano la strada da seguire. Naturalmente, come avrete intuito, è sconsigliato per chi non è abituato a camminare, per chi ha problemi alle ginocchia, per anziani e bambini piccoli, quindi valutate bene la fattibilità prima di affrontarlo, se ne avrete l’occasione.
Questo magnifico e indimenticabile trekking ci conduce, dopo circa 2 ore e mezza (considerando le pause per acqua, spuntini, foto e video) e 600m di dislivello, dritti dritti al mare, al turchese e cristallino Mar Libico, da noi incontrato e apprezzato più volte in questi 3 anni. Il piccolo gioiello che risplende davanti ai nostri occhi è la spiaggia di Màrmara. Come quasi tutte le spiagge sud occidentali dell’isola è costituita da ciottoli di piccola e media grandezza. In questa stagione è ancora attrezzata con alcuni lettini ed ombrelloni e la tavernetta situata sul promontorio accanto serve buon cibo greco e bevande a tutti i bagnanti, permettendo loro di godere di una vista sulla baia dalla quale non vorresti mai staccarti! Non facciamo a tempo a toglierci le scarpe e gli abiti impolverati che siamo già immersi nelle profonde e fresche acque e assaporiamo il tanto agognato bagno ristoratore dopo le fatiche della scarpinata. Tra l’altro, sulla destra guardando la spiaggia dal mare, si sviluppa tutta una serie di piccole grotte dentro le quali si può fare del fantastico snorkeling… e anche noi ne approfittiamo naturalmente!
Dopo pranzo, ci sdraiamo sotto l’ombrellone e crolliamo dal sonno per un’ora buona! Alle 17:30 una barca da circa 20 posti ci aspetta per portarci, in mezz’ora scarsa, solcando a ritmo sostenuto il blu del Mar Libico, a Sfakià e quindi alla nostra auto.
Giornata splendida, indimenticabile davvero! Ci auguriamo che le nostre parole, le foto ed i video abbiano reso giustizia all’intensità della bellezza di questo posto e alle emozioni che ha provocato in noi…
A presto!