Katharà Deftèra: un lunedì di festa per il popolo greco

Chi ci segue su Facebook ha già visto delle foto che anticipavano l’articolo di oggi, in cui vi racconteremo della giornata di lunedì scorso che qui è chiamata “Καθαρἀ Δευτἐρα” (“Katharà Deftèra”).  In italiano lo possiamo tradurre letteralmente con “Lunedì pulito”, in inglese con “Clean Monday”; altri preferiscono “Lunedì delle Ceneri” o “Ash Monday” per analogia con il nostro “Mercoledì delle Ceneri”. Comunque vogliate chiamarlo, si tratta del primo giorno di Quaresima per i Greci ortodossi. Lo chiamano “Lunedì pulito” perché vorrebbe rappresentare il momento in cui ci si “ripulisce”, fino a Pasqua, da tutte le abitudini “peccaminose”, soprattutto quelle legate alla gola. Trattandosi di Greci, però, grandi amanti delle abbuffate e dei festeggiamenti, un escamotage si trova sempre…ma ne parleremo tra un po’ 😉 …

Il mattino di lunedì, baciati da un sole più che primaverile, siamo usciti a passeggiare in una delle nostre zone preferite nei dintorni di Chania, ossia Agioi Apostoli, con le sue piccole baie riparate dal vento e la sua incantevole pineta. Qui abbiamo assistito a diverse tradizioni che contraddistinguono la festività del Katharà Deftèra. La prima cosa che salta all’occhio sono gli aquiloni. Tutti in questa giornata, soprattutto i più piccoli, si divertono a far volare gli aquiloni in riva al

mare. I vari venditori di questi “uccelli di carta” espongono la mercanzia in pineta, riempiendola di tanti stupendi colori. Un’altra bella tradizione è quella dei pic-nic all’aperto: sui prati  e sulle spiagge tante persone aprono tavolini e sedie da campeggio e fanno uno spuntino con il λαγἀνα (“lagana”), un pane senza lievito che viene sfornato solamente in questo giorno dell’anno, un po’ di Χαλβἀς (“Halvàs”), un dolce solitamente a base di semolino, sesamo, mandorle o pistacchi e della frutta.

Ma ecco che arriva il pezzo forte, il pranzo. Siamo stati invitati a festeggiare a casa di amici cretesi. Appena arrivati, vediamo una decina di persone che girano tra salotto e cucina: chi sta ultimando la cottura degli ultimi manicaretti, chi è seduto sul divano a sorseggiare del vino, chi finisce di preparare la tavola. Quando ci vedono tutti ci accolgono calorosamente e ci augurano “Καλἠ Σαρακοστἠ”, ossia “Buona Quaresima”. Dopo poco ci sediamo tutti a tavola e pian piano iniziano ad arrivare queste infinite portate di cibo fatto in casa super invitante. Essendo il primo di giorno di Quaresima, la tradizione vuole che non ci siano né carne né latticini in tavola. Il piatto tipico di questa giornata, assieme al pane lagàna, sono i molluschi e i crostacei, accompagnati da verdure di ogni tipo. In teoria, quindi, dovrebbe trattarsi di un pranzo leggero…in teoria…peccato che stiamo parlando del godereccio popolo greco, che riesce a trasformare un pasto leggero in un ricevimento di matrimonio! I piatti non smettevano più di arrivare in tavola: polipo con olive, seppia in umido con erbe di campo, calamari al forno e in umido, gamberoni grigliati, lagàna, taramosalata (salsa con uova di pesce), kalitsounia (fagottini di pasta fillo ripieni di erbe) e vino rosso “romeiko”, vitigno tipico di Creta, a volontà! Poi, naturalmente, a fine pasto, non potevano mancare il rakì (la grappa tipica cretese) e 10.000 dolci! Alla faccia della Quaresima, del “cibo del digiuno” e dell’abbandono delle pratiche peccaminose 😀 !!!

Siamo rimasti seduti a tavola quasi fino a sera, sorseggiando rakì e chiacchierando di qualsiasi cosa. Poi siamo tornati a casa, con la pancia piena, un po’ brilli e arricchiti di una nuova esperienza. Pian piano, col passare degli anni, stiamo conoscendo tutte le tradizioni di questa terra e di questo popolo che ci hanno accolti ormai come due di loro.

E voi? Qualcuno ha mai trascorso il Katharà Deftèra in Grecia? Se sì, raccontateci la vostra esperienza nei commenti, grazie!

A presto!

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