Eccoci qui, come promesso, anche se con qualche settimana di ritardo, per raccontarvi una stupenda escursione che abbiamo fatto a metà ottobre con i nostri amici. Laura e Carlo sono venuti a trovarci dal 12 al 19 ottobre ed hanno trovato una settimana a dir poco estiva! Per questo amiamo Creta così tanto: la bella stagione dura tantissimo e anche d’inverno le temperature minime non vanno mai sotto i 9-10°… capite perché l’abbiamo scelta come nostra nuova casa ;-)??!
Ma torniamo alla nostra giornata dedicata ancora una volta alla scoperta della seducente costa sud-ovest dell’isola. Siamo partiti in macchina per arrivare in circa 1 ora e 40 minuti alla spiaggia di Sougia, dove abbiamo parcheggiato e dove ci saremmo soffermati più a lungo alla fine della giornata.
Da qui è partita la nostra esaltante passeggiata lungo un affascinante e variegato tratto montagnoso del sempre mitico sentiero europeo E4, che è iniziato con la gola di Ai Kyrkos (CLICCA QUI per uno splendido racconto sul sentiero E4).
Il percorso per arrivare ai meravigliosi resti archeologici di Lissòs e all’indimenticabile baietta di Ai Kyrkos ha richiesto una camminata di circa un’ora e mezza. Nonostante i 30° gradi della mattinata ed i tratti a volte impervi da attraversare, dobbiamo dire che è uno dei più bei tragitti che finora abbiamo attraversato qui a Creta. La sua bellezza sta nella varietà del paesaggio, che passa dal canalone tipico della gola, al sentierino impervio che passa tra pini e arbusti, a pianure con bassi cespugli che ricordano i paesaggi lunari. Ad un certo punto poi, si arriva sulla cima dell’altopiano e lì si apre una vista d’incanto su tutta la piana archeologica e sulla minuscola baia cristallina di Ai Kyrkos. In quel momento inevitabilmente ti chiedi: “Ma che posto pazzesco è questo??”.
Anche noi infatti siamo rimasti più di qualche minuto a goderci questo panorama surreale, per poi scendere uno stretto sentiero fatto di piccoli tornanti che ci avrebbe condotto alle meraviglie viste prima dall’alto. E così siamo giunti al sito romano di Lissòs, uno dei più importanti di tutta Creta. La parte più interessante e conosciuta di questo complesso archeologico è sicuramente ciò che resta del Tempio di Asclepio. Attorniato da una bassa costruzione, il pavimento centrale del tempio colpisce per lo splendido mosaico (presumibilmente del I sec. d.C.) raffigurante per lo più motivi geometrici ed una grossa quaglia. La cosa più incredibile di questo posto è che tu arrivi, dopo una lunga camminata, sei nel nulla più assoluto, circondato solo da pareti rocciose, carrubi, ulivi secolari e pecore; ad un certo punto ti trovi davanti quasi per caso, a cielo aperto, ad un capolavoro dell’uomo che ha più di 1000 anni e che ha resistito per tutto questo tempo alle intemperie, ai diversi popoli, agli animali, ai terremoti e a chissà cos’altro! Diteci voi se questo non è un miracolo! Ma non c’è solo quello: in tutta la piana c’è tanto altro di quest’antica città. Un’intera necropoli, con decine di tombe ad arco posizionate sulla parete di una collina, sembra quasi volerci dire che la morte domina su tutto il resto e che solo l’assordante silenzio di questo posto sia davvero in grado di portarle il rispetto che merita. Per non parlare dei pezzi di colonna e capitelli sparsi per tutta l’area e sui quali inciampi facilmente!
A completare l’armonia di questo paesaggio, troviamo infine la cappella di Ai Kyrkos, a sinistra del tempio e l’incantevole chiesetta della Panagia (Vergine Maria), a pochi metri a ovest dalla spiaggia. La particolarità di quest’ultima sta nel fatto che si trovano incastonati nelle sue mura, dei blocchi di marmo ricavati da un antico sarcofago, uno dei quali rappresenta una bellissima testa di Medusa rovesciata.
L’essere arrivati a vedere la chiesa della Panagia, vuol dire essere arrivati al mare… finalmente!! Il colore tendente allo smeraldo, i ciottoli chiari e levigati, la trasparenza irreale di queste acque che mai finiranno di meravigliarci… una degna conclusione di questa memorabile esperienza!
Siamo rimasti qualche ora a goderci il sole e il mare di questa baia, ogni tanto guardandoci alle spalle e ripercorrendo volentieri con la mente il percorso fatto (che visto da giù fa più paura di quello che è in realtà!).
Verso le 16:30 la barchetta ancorata a qualche metro dalla spiaggia ci ha riportati in 10 minuti al piccolo porto di Soùgia. Naturalmente non poteva mancare un ultimo bagno di congedo in questa ampia, attrezzata spiaggia dai ciottoli scuri, molto amata dai cretesi e davvero ideale per passare un’intera giornata di relax con famiglia e amici.
Per concludere, ci teniamo particolarmente a ringraziare Laura e Carlo che, oltre ad essere venuti a trovarci ben due volte quest’anno, hanno anche sempre accolto con entusiasmo le nostre proposte, dimostrando di essere il tipo di viaggiatori che noi stimiamo di più… grazie amici!
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