Sono due le caratteristiche principali della Gola di Agia Eirini (o Agia Irini): la prima è che si tratta di un’alternativa più semplice e meno turistica della famosa Gola di Samarià; la seconda è che la Natura al suo interno è tra le più rigogliose e varie della zona.
L’entrata della gola dista circa 40 km da Chanià e la strada da seguire è quella per Sougia, a sud-ovest dell’isola. Partiamo al mattino e in un’ora raggiungiamo il villaggio di Agia Eirini dove parcheggiamo per proseguire a piedi verso l’ingresso del sentiero. La gola misura circa 7,5 km di lunghezza e il tempo medio di percorrenza è di 3 ore. Dopo aver pagato il biglietto di 2 €, ci immergiamo subito in un mondo incantato fatto di sottobosco, rocce e strani fiori. A darci il benvenuto, infatti, c’è il meraviglioso Dracunculus Vulgaris (in italiano Dragontea), un fiore grandissimo, color porpora, dalla strana forma e che abbiamo visto solamente qui a Creta sempre nelle zone di montagna. Non sarà, però, solo la Dragontea a farci rimanere a bocca aperta. Questa gola, come nessun’altra prima, ci ha davvero stupiti per la ricchezza della Natura che qui regna sovrana. Non per niente fa parte del programma NATURA 2000, creato dall’Unione Europea per la protezione e la conservazione degli habitat e delle specie animali e vegetali identificate come prioritarie dagli Stati membri. Inoltre è stata designata come santuario naturale dal Ministero dell’Agricoltura. Attraversando questa gola, infatti, rimaniamo estasiati dalla maestosità dei platani, frondosi e magnifici, dall’altezza imponente dei pini, dalla quantità di oleandri in fiore e dalle distese infinite di Faskomilo cretese, una salvia selvatica il cui profumo ci accompagna per buona parte del cammino. Immersi in tutto ciò, quasi non ci accorgiamo del trascorrere delle ore. Il percorso è vario ed interessante, in quanto si alternano passaggi semplici e scorrevoli ad altri un po’ più avventurosi. In alcuni punti si cammina su sentieri scavati a picco sull’alveo del fiume, altre volte si affrontano tornanti che ti riportano giù nel fondo della gola, altre ancora si fa lo slalom tra grandi rocce ed alberi dalle contorte radici esposte. Perfino Indiana Jones sarebbe fiero di noi vedendoci attraversare quella sorta di ponticelli/scalette posticci, fatti di rami robusti e creati per permettere agli escursionisti di proseguire nei punti in cui la montagna è troppo franosa o le rocce troppo alte per poterle superare senza un aiuto. L’avventura si conclude quando vediamo la scritta “Exit” ed arriviamo alla “Taverna Oasis”, dove ne approfittiamo per riposarci un momento e bere una spremuta d’arancia bella fresca. Durante il percorso, comunque, si trovano delle aree di sosta in cui poter andare in bagno, sedersi a fare uno spuntino al sacco e rifornirsi d’acqua dalle fontanelle.
Arrivati a questo punto la scelta è tra 3 opzioni: 1) Prendiamo un taxi al costo di 35€ che ci riporta al villaggio di Agia Irini dove abbiamo lasciato l’auto; 2) Prendiamo un taxi al costo di 10€ che ci conduce fino alla spiaggia di Sougia, a 4,5km dalla taverna; 3) Non ci perdiamo d’animo e ce la facciamo a piedi fino a Sougia. Secondo voi quale abbiamo scelto 🙂 ? Naturalmente la terza!! In un’altra oretta di camminata su una tranquilla strada asfaltata arriviamo così al mare, a Sougia e alla sua rilassata atmosfera anni ’70. Lì, senza pensarci un attimo, appoggiamo le nostre cose sulla spiaggia e ci lanciamo in acqua per un bellissimo e meritatissimo bagno. Dopo aver bevuto una birra ghiacciata e aver mangiato un panino, il sonno ci prende all’istante e per un’ora sveniamo sui lettini, accarezzati dal vento del Sud. Alle 18:30 il pullman di linea Sougia-Omalos-Chanià ci riporta in circa 45 minuti alla nostra macchina ad Agia Irini, con la quale ci avviamo verso casa, stanchi, ma davvero tanto felici…