Dopo avervi allietato l’estate con alcune tra le più belle spiagge dell’isola, oggi vi raccontiamo la nostra ultima straordinaria escursione, immersi nell’altra faccia di Creta: la montagna.
Avete mai sentito parlare delle Gole di Samarià? Probabilmente sì, visto che si tratta del canyon più lungo di tutta Europa e di una delle più grandi meraviglie naturali di quest’area del mondo. Sabato scorso, quindi, assieme al nostro grande amico Fernando, che in questi giorni è venuto a trovarci con Elena e la loro bambina, Asia, ci siamo avventurati in quella che si è rivelata una delle esperienze più entusiasmanti della nostra vita!
Siamo partiti da Chanià con l’autobus delle 7:45 per Omalos, che in realtà prosegue fino a Xyloskalo, da dove parte a tutti gli effetti l’escursione. Dopo aver pagato l’ingresso di 5€ per il Parco Nazionale di Samaria (fondato dal 1962), armati di acqua, panini e tanta energia, siamo partiti! L’escursione in questa gola, infatti, non è proprio per tutti: lunga 16km, la sua traversata richiede circa 6 ore di cammino, considerando qualche pausa per bere, mangiare ed andare in bagno. Il percorso è quasi totalmente in discesa: si parte da circa 1200m di altezza (a Xyloskalo) e si arriva alla costa meridionale dell’isola, ad Agia Roumeli. Ogni 2-3km ci sono fonti d’acqua fresca, bagni e zone ristoro con tavoli e panchine dove potersi risposare o consumare il pranzo al sacco.
La nostra camminata è cominciata con un sentiero ripido e tracciato che ha messo da subito alla prova le nostre gambe. Circa un’ora, quindi, è servita per scendere giù fino al letto della gola, circondati da pini secolari e da panorami mozzafiato su tutta la vallata. Proseguendo, la strada si è rivelata più “fantasiosa”, poichè scavata sull’alveo di un fiume che d’inverno si riempie d’acqua. Pietre giganti, alberi con tronchi dalle strane forme, pareti rocciose più o meno levigate dal vento e piccoli corsi d’acqua da attraversare. Ma l’incontro più piacevole di quei primi chilometri è stato senza dubbio quello con uno degli abitanti di questa gola e di queste montagne: la mitica capra selvatica Kri-Kri, razza endemica di Creta. Gli esemplari che girano nella zona, probabilmente abituati al flusso di visitatori che la gola attira ogni giorno, si fanno avvicinare facilmente: sembrano proprio degli stambecchi in miniatura e i loro piccoli sono la cosa più tenera del mondo!
A circa metà strada siamo arrivati al vecchio villaggio di Samarià dove, fino all’apertura del parco nel ’62, vivevano i suoi abitanti. Incredibile pensare che lì potesse davvero viverci qualcuno! Approfittando della zona attrezzata di bagni e tavolini all’ombra, ci siamo mangiati un panino e abbiamo rilassato un po’ le stanche membra che, dopo circa 2 ore e mezza di camminata, cominciavano ad avere i primi cedimenti…
Temerari e decisi ad arrivare quanto prima al mare, siamo ripartiti dopo circa mezz’ora di sosta. Il paesaggio attorno a noi cambiava continuamente e questo ha reso la passeggiata varia ed emozionante. Camminando in mezzo a pareti di roccia alte centinaia di metri e ad alberi secolari che crescono incredibilmente in quella stessa pietra, ci sentivamo davvero tanto tanto piccoli. In quel luogo, in ogni istante qualcosa ci dimostrava e ricordava l’assoluta supremazia della Natura sull’uomo. Pensate che le Gole di Samarià, assieme al parco nazionale di Olimpo, sono le uniche aree protette della Grecia ad essere incluse nel MAB Network, ossia il programma “Man and Biosphere” dell’UNESCO. Sarà per questo che qui vivono in assoluta tranquillità quasi 500 specie di piante ed animali, di cui 70 circa endemiche di Creta.
Dopo quasi 5 ore di scarpinata, ecco che finalmente siamo giunti al punto più conosciuto di questa gola, le “Porte di Ferro” (Σιδερόπορτες). Questo passaggio è famoso per essere il più stretto di tutto il canyon. Infatti, dopo chilometri di spazi molto ampi (fino a 150m di larghezza), si trova questo pertugio largo solo 3 metri, i cui confini sono delimitati da due pareti rocciose alte 600 metri…da mozzare il fiato!
Dopo le porte, ormai il peggio era passato! Arrivati in fondo al percorso, ci siamo fermati ad un chiosco dove chiedono di esibire il biglietto d’entrata e ci siamo incamminati per l’ultimo assolatissimo tratto di selciato che ci separava dal mare. Dopo una ventina di minuti, ecco apparire all’orizzonte un miraggio, la nostra “oasi nel deserto”: il Mar Libico!! Nonostante l’infinita stanchezza e il dolore ai polpacci, abbiamo accelerato il passo e in quattro e quattr’otto eravamo immersi nelle freschissime e cristalline acque di Agia Roumeli, increduli di essere davvero arrivati alla fine! E in questo posto dalla bellezza irreale, con la sabbia vulcanica e i ciottoli neri come la pece, abbiamo passato due ore di puro e meritato relax.
Alle 17:30 abbiamo preso l’ultimo traghetto per Hora Sfakion, dove, alle 18:30 è partito l’ultimo autobus per Chania. Anche in quell’ora di traghetto, Creta ci ha offerto degli angoli di paradiso, con il suo mare di un blu mai visto e la maestosità dei Monti Bianchi (Λεφκά Όρι) che gli facevano da cornice.
Che dire di più di quest’esperienza…le foto parlano da sole, no?
A chiunque abbia un po’ di buona volontà, gambe buone e amore per la natura, questa è una giornata che straconsigliamo e che, senza dubbio, porterete dentro per sempre!
Ciao a tutti!
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Ci potete contare! Ci rivedremo al più presto. Vi chiederemo ancora da vicino di questa vostra bella e tanto desiderata (non credo solo da me!) ‘gita’, vi chiederò quanto sia in realtà faticosa (i miei perenni timori …), e vi chiederò di Andreas e Maria e della loro casa, della vostra casa. Insomma, a presto!
Siete tutti noi, non dimenticatelo mai! Siamo sempre con voi e disposti a darvi una mano.
Un pensiero caro a entrambi, Bea e Enri, i sorridenti!
Ad appena possibile, Paolo
Ciao Paolo!!! Grazie per le bellissime parole e per i tuoi complimenti… Fanno sempre moltissimo piacere e ci convincono sempre di più che la strada che abbiamo intrapreso sia quella giusta! Per quanto riguarda informazioni e consigli, sai che puoi contare di noi! Un abbraccio e a presto!
Ragazzi cari e coraggiosi,.. sapevo che cucinavate qualcosa di nuovo per tutti i vostri affezionati amici. Grazie: ..racconto da pelle d’oca e lacrime agli occhi, per la gioia di vivere e scoprire che sapete comunicare. Please, keep on going for all of us…
mario/marinho
Carissimo Mario, ci commuovi sempre con i tuoi complimenti!!! E’ stato davvero un piacere conoscere te ed il tuo (e nostro) amicone Paolo. Speriamo di rivederci presto per continuare le nostre chiacchierate! Un abbraccio, Enrico e Beatrice
Bella descrizione che accende ancora di più la voglia di scoprire queste fantastiche zone di Creta.
Ci fa piacere che ti piaccia, grazie! A presto!