Birrificio artigianale Charma: qualità e passione per un prodotto tutto cretese

E’ primavera inoltrata qui a Creta. La Natura è in piena fioritura e noi siamo tornati per raccontarvi l’inizio di una nuova stagione che si preannuncia ricca di sole e di nuove esperienze. Nel racconto di oggi vi parliamo di un luogo particolare, nato dall’amore del suo creatore per l’isola e per la birra: il birrificio artigianale della Charma Beer (in greco: Χἀρμα).

Partiti in Vespa in una giornata calda e limpida, in circa mezz’ora arriviamo al villaggio di Zounaki, dove si trova la Cretan Brewery, un piccolo birrificio cretese che occupa una superficie di circa 2.000 m², immerso nel silenzio e nel verde degli aranceti e degli ulivi. Il giorno prima avevamo prenotato tramite il loro sito internet (www.cretanbeer.gr) un tour guidato nel sito produttivo, con degustazione finale di 4 tipi di birra, al prezzo di 7€/persona. Non è obbligatoria la prenotazione, ma per essere sicuri di arrivare e fare subito il tour, è sempre meglio fissarlo se si ha la possibilità.

L’edificio si compone di una zona cucina/bar e di un’ampia e bellissima terrazza con vista sugli aranceti, dove ci si può sedere a mangiare, bere, degustare e godersi un momento di relax. A fianco c’è la piccola fabbrica vera e propria, ben integrata nell’ambiente circostante. Nel breve tour guidato, impariamo molte nozioni interessanti sulla produzione di questo nettare tutto cretese. Ciò che ci ha colpito maggiormente è che il processo di fermentazione avviene nel modo più naturale, eco-sostenibile e lineare possibile.

Le materie prime, ad esempio, sono di altissima qualità e, dove possibile, provenienti dal territorio locale. L’acqua viene direttamente dalla sorgenti naturali dei Monti Bianchi e l’orzo, in buona parte, è greco. La birra che viene prodotta è fresca, ossia non filtrata e non pastorizzata. Questo significa che, oltre ad avere un gusto pieno e saporito, conserva tutti i nutrienti delle materie prime con cui è stata creata.

Riguardo al processo di produzione, tutto è stato studiato per avere il minor impatto ambientale possibile. Il calore è prodotto da pannelli solari e dalla combustione dei noccioli di ulivo ed il sistema di raffreddamento è geotermico.

Grazie all’installazione di nuovi e moderni macchinari avvenuta nel 2015, sono riusciti ad ottimizzare il consumo di acqua necessaria per la produzione della birra, riducendolo di metà rispetto ad un normale, tradizionale birrificio. Insomma, dobbiamo dire che questa piccola e innovativa realtà imprenditoriale ci ha stupiti in positivo! L’attenzione ai particolari, all’ambiente, alla qualità ed al cliente sono sicuramente dei pregi che bisogna riconoscere loro.

A questo punto, domanderete voi, ce lo volete dire o no come sono ‘ste birre?? Ebbene, a fine tour, ci sediamo ad un tavolo della terrazza e, ad uno ad uno, ci vengono serviti questi 4 assaggi di birre da 100ml ciascuno, accompagnati da un piattino di crostini locali e da una breve spiegazione del prodotto. Siamo partiti con la bionda classica, la Charma Lager, dal gusto un po’ floreale e fruttato… deliziosa!!! Siamo passati a quella che viene chiamata Grape Ale o Wine Beer, poiché ha la particolarità di essere fermentata con l’uva proveniente da un’azienda vinicola del posto… davvero originale! Il terzo assaggio ha visto protagonista la Pale Ale, dal colore più ambrato: gli amanti delle birre amarognole impazziranno per questa! Infine, abbiamo terminato la degustazione con la Dunkel, la birra scura. Fermentata in perfetto stile bavarese, mantiene vive le note di caffè e cioccolata, provenienti dall’orzo nero belga utilizzato per la sua produzione (per tutti i segreti sulla degustazione delle birre CLICCA QUI).

Al solo riparlare, anzi riscrivere di questa giornata, ci viene un’incredibile acquolina in bocca… a voi no?? Qui termina la nostra personale esperienza al birrificio artigianale cretese. Di sicuro è un modo, anche per chi viene qui in vacanza, per trascorrere un paio d’ore “alternative” e… goderecce ;-).

A presto!!

Agios Nikolaos e dintorni: un week-end da “pecore nere”

Quest’anno la Pasqua Ortodossa e quella Cattolica coincidono, quindi anche a Creta, come in Italia, in questa settimana si respira aria di festa e di vacanze. Per le strade e nei negozi di Chanià tutti ci salutano dicendo “Καλό Πάσχα” (Buona Pasqua) e l’aria primaverile che si respira ti fa venire una gran voglia di passeggiate e nuove scoperte.

Così lo scorso week-end ci siamo detti: “Perché non andiamo a trovare i nostri amici e concittadini che vivono dall’altra parte dell’isola?”. Sì, avete letto bene: concittadini. Anna, Diego e Moreno sono tre vicentini che da circa un anno hanno scelto, come noi, di progettare il loro futuro nella bella Creta, trasferendosi nella zona di Eloùnda – Agios Nikòlaos, a nord-est dell’isola. Per la precisione, loro vivono in un villaggio tradizionale sui monti, di circa 60 abitanti, chiamato Skiniàs. A circa 3km dalle loro abitazioni, a Pàno Loùma, hanno aperto dallo scorso settembre un adorabile καφενείο greco (bar-caffetteria) in cui, oltre a proporre alcune bevande e stuzzichini tipici del posto, attirano moltissimi greci affamati e diversi turisti curiosi con un menù a base di bruschette e di italianissima pasta (anche fresca fatta in casa da loro!!). Inoltre offrono dell’ottima birra artigianale cretese alla spina (la marca è la Χἀρμα- Hàrma), sia bionda che scura.

Lo scorso sabato, quindi, abbiamo raggiunto, dopo 3 ore di auto, il loro “Μαύρο
Πρόβατο” (Màvro Pròvato)
, che in italiano significa “Pecora Nera” e abbiamo trascorso due giorni in loro compagnia. Possiamo dire che questo è decisamente il posto ideale per chi vuole passare qualche ora nella pace più assoluta: seduti fuori, sorseggiando una birra o un caffè, si può godere di una vista stupenda sulla vallata, che arriva fino al mare. In certi momenti, sembra quasi di vivere in un’altra epoca. L’ambiente è familiare, il cibo e la birra ottimi, i tre ragazzi sono davvero simpatici e ospitali… insomma, se passate da queste parti durante le vostre vacanze, non potete mancare una tappa al Màvro Pròvato!

Noi, però, non siamo andati da quella parte dell’isola solo per star seduti al bancone a mangiare e bere, nonostante l’idea non sarebbe stata malvagia :-D!! Le cose da vedere, anche in quella zona, sono moltissime e noi ne abbiamo scelte alcune di veramente interessanti. Prima di tutto abbiamo visitato il sito archeologico di Latò, a circa 20km da Eloùnda, uno dei pochi a Creta che non risale al Periodo Minoico. Nel VII secolo a. C. la città di Latò fu fondata dai Dori ed in poco tempo divenne una delle città più potenti di tutta Creta. Nel sito si possono vedere principalmente i resti dell’antica agorà, del tempio sacro, delle cisterne e di una gradinata. Come nella maggior parte dei siti archeologici di Creta, anche qui lascia senza fiato la posizione: un promontorio verdeggiante e silenzioso, con una vista spettacolare sulle montagne circostanti e sul mare in lontananza.

Lasciata Latò, ci siamo diretti verso la vicina chiesa di Panagìa Kerà, una meta davvero imperdibile per chi si trova in questa zona. All’interno di essa, infatti, si possono ammirare alcuni tra i più splendidi e ben conservati affreschi bizantini dell’isola, datati XIV secolo: uno spettacolo davvero raro qui!! (CLICCA QUI per saperne di più su Creta bizantina)

Una volta fatto il pieno di storia e di opere d’arte,  ci è venuta fame ed è così che abbiamo raggiunto la famosa cittadina di Agios Nikòlaos. Fino a 50 anni fa era solamente un piccolissimo porticciolo di pescatori, mentre ora è una meta turistica piuttosto richiesta che attira ogni anno decine di migliaia di turisti. Il centro è sviluppato attorno ad un piccolo lago collegato al mare e si amplia in un dedalo di viuzze costellate di negozi di souvenir e di artigianato locale, bar e taverne greche. Noi per pranzo abbiamo scelto, su consiglio dei nostri amici, il Karnàgio, una coloratissima taverna sul lago, molto frequentata dalla gente del posto, che ci ha fatto assaporare profumi e sapori locali che non deludono mai.

Il giorno dopo volevamo andare a visitare la bellissima isola di Spinalònga, che si trova di fronte al lungomare di Eloùnda. Nel 1579 i Veneziani fecero di quest’isola una straordinaria fortezza, di cui ancor oggi si possono ammirare i resti. Nei primi del ‘900, per circa 50 anni, divenne un lebbrosario e alcune delle storie che girano attorno a quegli anni bui, hanno ispirato un libro divenuto famoso, intitolato “L’isola”. Purtroppo il cielo era nuvoloso quel giorno e tirava un forte vento, quindi abbiamo rinunciato alla visita di Spinalònga e abbiamo optato per un giretto alternativo, nell’adiacente penisola di Kolokìtha. Dopo aver parcheggiato la macchina abbiamo camminato per un’oretta in queste bellissime lande solitarie, piene di fiori, piccole chiese e baiette nascoste. Il promontorio di Kolokìtha è collegato artificialmente a Eloùnda da una stradina costeggiata da saline e caratterizzata da vecchi mulini a vento diroccati e in disuso, come se ne trovano a decine in quest’area di Creta. Una volta lasciata la penisola, abbiamo passeggiato per le strade e il porto di Elounda, per poi tornare al Màvro Pròvato, per l’ultima birra in compagnia e per i saluti e i ringraziamenti ad Anna, Diego e Moreno.

E’ ora di salutare anche voi, cari followers di Microcosmo Creta, almeno per ora! Vi lasciamo con lo slogan del Màvro Pròvato: “You must be different to make the difference!”.

Buona Pasqua di cuore a tutti! Καλό Πάσχα! Happy Easter!