Imeri Gramvousa: l’isola dei pirati

Gramvousa. Se vi state chiedendo se avete già letto questo nome tra i nostri articoli, la risposta è “Sì”. Nel 2014, infatti, avevamo scritto un post che parlava della nostra visita alla spiaggia di Balos (vedasi “Balos: benvenuti allo spettacolo…della Natura!“) e avevamo nominato l’isola di Gramvousa in quanto sua “vicina di casa”, raccontando un po’ della sua storia e del modo in cui raggiungerla… solo via mare!

Oggi possiamo raccontarvi la nostra prima visita sull’isola, il cui nome completo è Imeri Gramvousa (in greco Ήμερη Γραμβούσα). L’occasione è stata quella di accompagnare  il folto ed allegro gruppo del CAI di Laives (BZ) che, avendo organizzato una vacanza-trekking a Creta in questo periodo, ci hanno chiesto un aiuto per la logistica e l’organizzazione di alcune delle loro escursioni. Noi siamo stati entusiasti di dar loro una mano e di aver fatto la nostra prima esperienza di “quasi” guide, accompagnandoli qua e là nei luoghi ormai da noi ben conosciuti dell’ovest di Creta. Premettiamo che una gita su una grande nave turistica, come questa che vi raccontiamo oggi, non è né il nostro né il loro ideale di escursione, che invece è rappresentato da viaggi un po’ più intimi, camminate in mezzo alla natura, lontani dal turismo di massa e che richiedano un po’ di fatica 😉 . Per poter visitare però entrambe le baie, Gramvousa e Balos, non avevamo altra scelta e quindi alle 10:40 del mattino ci siamo imbarcati. Bisogna dire che il tragitto in nave è comunque molto bello. Solcando il blu intenso del mare, si costeggia tutto il promontorio su cui è molto interessante osservare i segni del fenomeno geologico che interessa Creta da millenni e che, a causa dei movimenti della placca tettonica africana, la vede lentissimamente innalzarsi ad ovest e sprofondare a est. Questo innalzamento, lo abbiamo chiaramente visto nel punto in cui la montagna si erge dall’acqua, poiché caratterizzato da una lunga striscia nera orizzontale che mostra qual era un tempo il livello del mare. Dopo circa un’ora di traversata siamo approdati a Imeri Gramvousa. Ad accoglierci, ci attendeva un’acqua dalla trasparenza surreale ed una natura selvaggia. Pensate che tra le 400 specie vegetali che sono state registrate in quest’area, se ne contano 3 la cui esistenza è stata rilevata solo qui e in nessun altro posto al mondo! Sono una cipolla selvatica, una specie di margherita e una silene.

Vedendo che la maggior parte dei passeggeri, appena scesi dalla nave, si avviava subito verso i resti della fortezza veneziana che si trova a 137m di altezza, noi abbiamo deciso prima di girare intorno alla spiaggia e di goderci le bellezze del luogo: un’incredibile, sconfinata distesa di piante di agave, un relitto di una nave che spunta dal mare ed i colori delle acque cristalline della baia. Subito dopo anche noi ci siamo inerpicati sul ripido sentiero fatto di scalini in pietra che porta in circa 20 minuti sulla cima, dove c’è la fortezza costruita nel 1579 dai Veneziani. Siamo arrivati in cima accaldati e col fiatone, ma la vista che si godeva da lassù, dalle mura del castello, ha ripagato in pieno i nostri sforzi. Come vi avevamo già spiegato nel precedente articolo, Imeri Gramvousa è soprannominata “l’isola dei pirati”. Questo perché, durante la liberazione dall’occupazione turca, molti ribelli cretesi rifugiatisi lì condussero una vita da pirati e, secondo le credenze popolari, in qualche anfratto dell’isolotto, c’è ancora il loro tesoro nascosto… ma noi non l’abbiamo trovato purtroppo 😀 !!

Dopo un’ora e mezza di sosta siamo ripartiti per raggiungere Balos, dove siamo rimasti un paio d’ore prima di rientrare al porto di Kissamos. Sull’inimitabile bellezza, sulla particolarità, sui colori accesi del mare e sull’atmosfera magica di Balos abbiamo già speso abbastanza parole in passato. Possiamo solo aggiornarvi sul fatto che, negli ultimi due anni, il comune di Kissamos ha deciso di aumentare le misure di protezione di questo prezioso habitat naturale, inserito, insieme a Gramvousa, nel programma europeo Natura 2000. Sono stati così rimossi i bar e le taverne che erano presenti sulla spiaggia, come anche tutti gli ombrelloni ed i lettini fissi (chi va in nave può noleggiare a bordo un ombrellone per tutto il giorno). Se vi capita di andare in macchina e poi a piedi, quindi, munitevi di cibo, acqua, cappello e crema solare!

Dobbiamo ammettere che, alla fine, nonostante non siamo amanti di queste crociere organizzate per il turismo di massa, siamo rimasti molto soddisfatti dai posti che abbiamo visto e siamo molto contenti di aver conosciuto un altro favoloso e paradisiaco angolo di Creta.

Anche gli amici del CAI ne sono rimasti entusiasti e, al ritorno da Kissamos, si sono fermati tutti a Villa Anastasia, per salutarci e brindare con un bicchiere di vino! Ci auguriamo che questo sia solo l’inizio di grandi e belle collaborazioni con gruppi simili al loro che abbiano lo stesso spirito e che vivano la vacanza come piace a noi, cioè da viaggiatori e non da turisti.

Falasarna e le sue meraviglie…

A circa 50km da Chanià, la variegata costa occidentale dell’isola ci offre un’altra meravigliosa zona, quella di Falasarna (o Falassarna), con le sue spiagge dai colori intensi ed i resti archeologici della sua antica città.

DSCN2264La nostra prima meta di questa gita fuori porta è stata proprio l’Antica Falassarna, le cui affascinanti rovine si trovano all’estremità settentrionale della spiaggia.

Fu una delle principali città cretesi durante l’epoca ellenistica e raggiunse il suo massimo splendore tra la metà del IV secolo a.C. e il 67 a.C., anno in cui i Romani decisero di distruggerla e di sigillare la sua porta in quanto era diventata un rifugio per i pirati.

Ciò che la rese famosa fu il suo porto naturale, l’unico in tutta la costa occidentale di Creta. Nel periodo ellenistico infatti, questa città, che prese il nome dall’omonima ninfa locale, era una delle più importanti fortezze navali dell’isola.

DSCN2268I resti meglio conservati sono sicuramente: la torre del porto, a base circolare (IV sec. a.C.). E’ l’unica visibile delle 4 originarie ed è divisa internamente da due muri a forma di croce; le piccole cisterne, dapprima usate nelle terme pubbliche e poi nelle botteghe artigiane per lavare la creta; il molo, dove si vedono ancora perfettamente i fori nelle pietre su cui venivano legate le navi che attraccavano; le mura di fortificazione ed un trono DSCN2272scolpito nella roccia, probabilmente dedicato al dio del mare, Poseidone.

Il sito non è molto vasto, lo si gira a piedi in poco tempo e nonostante il caldo, questa zona è sempre molto ventilata, quindi anche noi siamo riusciti a goderci appieno il tour tra queste antiche rovine. Ci divertiamo sempre in questi casi ad immaginarci come poteva essere la vita qui a quei tempi o a cercare di capire come degli esseri umani vissuti secoli fa potessero concepire certi particolari architettonici, ai nostri occhi così moderni! Non si può negare che gli antichi romani e greci sapessero il fatto loro!

DSCN2269Anche questo, quindi, è un luogo che noi consigliamo vivamente di visitare, soprattutto per chi alloggerà nei dintorni di Chania, in quanto è davvero vicino e comodo da raggiungere. Inoltre, l’ingresso costa solamente 2€! Lo trovate generalmente aperto dal martedì al venerdì, dalle 9:00 alle 15:00 (i giorni e gli orari di visita sono spesso soggetti a cambiamenti).

A questo punto, dopo aver fatto scorta di cultura, non potevamo non dedicarci ad una delle nostre attività preferite, ossia crogiolarci al sole in una delle splendide spiagge dalla sabbia chiara e grossolana che Falasarna offre. Questa ventosa e bellissima baia in passato è stata premiata come la migliore di Creta e come una delle 10 spiagge più belle d’Europa. Si estende su un’area abbastanza vasta che comprende 5 spiagge, una a fianco dell’altra. La principale si chiama Pacheia Ammos ed è lunga circa 1km.

DSCN2285I colori esotici del mare in questa zona protetta fanno davvero innamorare! Sì, è vero, si può pensare che lo stiamo dicendo di tutte le spiagge dove siamo stati finora, ma è la pura verità! Qui a Creta c’è veramente l’imbarazzo della scelta in quanto a meraviglie! In più, per chi ama le feste in spiaggia, ci hanno detto che a Falasarna ne organizzano molte d’estate, per la precisione una ogni primo sabato del mese…

…tappa obbligata anche per noi quindi!!!

Alla prossima!

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Balos: benvenuti allo spettacolo…della Natura!

DSCN1922Chi ci segue anche su Facebook, avrà visto che in questi giorni abbiamo la fortuna di avere qui con noi due nostri carissimi amici di Vicenza, Laura e Carlo, che hanno deciso di passare le loro vacanze qui a Creta.

Da buoni “padroni di casa”, quindi, non potevamo non far loro vedere le bellezze dell’isola e così ieri abbiamo deciso di portarli a vedere la nostra spiaggia preferita, Balos.

Devo dire che, nonostante ci fossimo già stati, ogni volta che ci troviamo davanti a questo spettacolo della natura, è difficile non emozionarsi. Tra l’altro, ci siamo resi conto che, rivedendola dopo un anno, le foto non le rendono giustizia, perché la sua bellezza è talmente impeccabile che, per forza di cose, l’obiettivo della macchina fotografica le toglie un po’ di questa perfezione e anche un po’ d’anima… L’unica soluzione è venire qui a vederla dal vivo, non credete ;-)??!

Imboccando da Chanià la National Road in direzione ovest, dopo circa 40 minuti di auto si arriva all’ingresso di quest’area protetta, dove esce una signora da una casupola per chiedere 1€ a persona di tassa ambientale richiesta dal comune di Kissamos per la pulizia e la tutela della penisola di Gramvousa, area naturale dal valore e dalla bellezza inestimabili, di cui la spiaggia di Balos fa parte. Questo paesaggio unico ospita circa 400 specie di piante ed oltre 100 specie di uccelli, nonché animali adorabili come la foca mediterranea (che nasce qui) e la tartaruga Caretta Caretta, che viene spesso a far visita a queste sponde.

DSCN1984Dopo il primo stop, quindi, si inizia a salire una panoramica strada sterrata, che dopo circa mezz’ora termina con un parcheggio. Lasciamo la nostra auto e ci prepariamo alla passeggiata di circa 40 minuti che ci conduce alla nostra meta, Balos.

Questo sentiero parte abbastanza pianeggiante tra le montagne e i cespugli di macchia mediterranea, per poi trasformarsi in un’irta scalinata che scende fino alla spiaggia. La cosa bella è che, per i primi 10 minuti di cammino, non ci si rende bene conto di dove porti il sentiero, perchè attorno si vedono solo rocce e arbusti. Ad un certo punto, però, quando meno te lo aspetti, ti siDSCN1935 apre davanti agli occhi il paradiso: la laguna di Balos in tutta la sua meraviglia e in tutti i suoi innumerevoli azzurri… Niente, ma proprio niente, da invidiare a tante spiagge caraibiche!!!

Arriviamo giù alla spiaggia, che per nostra fortuna alle 10 del mattino è ancora praticamente deserta. Ci prendiamo quattro lettini e 2 ombrelloni e ci godiamo per tutto il giorno il tepore già estivo del sole cretese di fine maggio, che, senza rendercene conto, grazie alla costante brezza che tira in quella zona, alla sera lo avremmo ritrovato tutto sulla nostra pelle :-D!

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Sulla spiaggia è presente solo un bar che vende panini, bibite, caffè e gelati.

Naturalmente, come avrete già immaginato, al ritorno, l’irta scalinata che al mattino avevamo fatto in discesa, alla sera ci aspettava in salita e lì il fiato è stato un po’ messo alla prova! Ma ragazzi… dire che ne è valsa la pena 1000 miliardi di volte è dir poco, davvero! E poi è un ottimo modo per smaltire quello che si è mangiato a pranzo ;-)!

In ogni caso, visto che ci teniamo ad essere generosi di informazioni, i più pigri sappiano che Balos si può raggiungere anche con una delle numerose crociere che partono dal porto di Kissamos (a circa 30 minuti a ovest da Chanià) al mattino e tornano nel tardo pomeriggio, al costo totale di circa 25 euro. A nostro parere queste crociere hanno dei pro e dei contro e ora vi spieghiamo perché.

L’aspetto negativo è che, arrivando via mare alla spiaggia di Balos, ci si perde il panorama mozzafiato di tutta la laguna (vedasi foto copertina del nostro blog!!!) di cui si gode scendendo a piedi per il caratteristico sentiero che anche noi abbiamo percorso ieri. L’aspetto positivo, invece, è che molte di queste crociere fermano anche all’isolotto di Gramvousa, a destra della spiaggia di Balos, molto interessante per vari aspetti. Prima di tutto per le credenze che girano attorno ad DSCN1924esso, visto che, secondo alcuni, Eolia (Gramvousa), casa di re Eolo, dio dell’Olimpo, sarebbe stata l’isola dove si sarebbe fermato Ulisse per un mese prima di tornare ad Itaca. L’altro aspetto sicuramente più importante è quello storico, considerata la presenza di un’inespugnabile fortezza veneziana del ‘500, costruita a difesa dei turchi, dalla quale, dicono, si goda di una vista molto molto bella. E poi, naturalmente, per le leggende dei pirati (che sono sempre le nostre preferite!). Infatti, dopo che Gramvousa venne liberata per prima dagli Ottomani, migliaia di abitanti di Creta e di rivoluzionari si stabilirono su questo pezzetto di terra in mezzo al mare. A causa delle condizioni critiche del momento, ben presto l’isola divenne una vera e propria roccaforte di pirati che saccheggiavano qualsiasi imbarcazione passasse lì davanti. La leggenda narra che in una delle decine di grotte sparse per l’isola sia nascosto uno dei loro tesori… adoriamo queste storie!!

Concludendo dunque: sarà che abbiamo un debole per questo posto magico, sarà che ci siamo tornati a distanza di un anno o che, semplicemente, quando si viaggia con gli amici più cari tutto è più bello, la giornata di ieri ci rimarrà nel cuore per molto, molto tempo!

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