“La vita è oggi, il domani mai arriverà”: questa è la frase che hanno dipinto alle spalle della spiaggia di Màtala, nel centro-sud di Creta, dove siamo stati lo scorso sabato per assistere al Matala Beach Festival (16-17-18 giugno 2017).
Quello che vi presentiamo con l’articolo di oggi è uno spaccato di vita e folklore cretesi. Questa manifestazione, che ha luogo ogni anno a giugno nella suggestiva atmosfera della spiaggia di Matala, è uno dei più grandi festival europei ad entrata gratuita. Si tratta di una 3 giorni di musica, festa ed attività varie che attira migliaia di persone, dai più ai meno giovani, provenienti da tutta la Grecia e dal mondo intero! Siamo arrivati nel pomeriggio di sabato, verso le 17:00, dopo due ore circa di auto. L’ingresso del festival è stato attrezzato sulla strada ed è caratterizzato da una fila di bancarelle che propongono ogni genere di articoli: magliette colorate, coroncine di fiori, gioielli fatti a mano, miele cretese e bicchieri di vino fresco! Più ci avviciniamo alla spiaggia, più l’atmosfera si fa magica: scritte “Peace & Love” ovunque, giovani in costume con i corpi dipinti a mano di segni della pace, il bagnasciuga affollato di gente stesa al sole, i chioschi di birra e bibite gremiti di persone che si godono le prime note provenienti dal palco allestito sulla spiaggia. C’è una ragione per cui tutto, a Matala, non solo nei giorni del festival, richiama la filosofia di vita degli hippies. Questo piccolo litorale è famoso perché, negli anni 60-70, era diventata una “casa” per moltissimi “Figli dei Fiori” provenienti da tutto il mondo (persino Joni Mitchell e Cat Stevens erano assidui frequentatori!). Le grotte, scavate nel periodo Neolitico nella bellissima parete rocciosa che fa da cornice alla spiaggia, diventarono il loro rifugio e in questo luogo, al tempo ameno e incontaminato, passavano le giornate praticando l’amore libero e fumando marijuana. Naturalmente oggi di quell’autentico spirito “Peace & Love” è rimasto poco, se non qualche dipinto colorato sui muri a ricordarlo e sparuti nostalgici dai capelli lunghi e incolti che vagano per le vie del paese. Il festival di Matala, però, è una bella occasione per tornare con la mente e con il corpo a quel passato così spensierato e godereccio. I gruppi musicali si susseguivano suonando musica reggae, cover dei The Doors e musica popolare greca. I ragazzi si coloravano le braccia e le gambe con le tempere. Il tutto arricchito da un mare favoloso e da un tramonto da film! Inoltre, cosa non trascurabile, i prezzi super economici di cibo e bevande! Abituati in Italia che, in occasione di festival simili o di concerti in generale, i prezzi di tutto vengono sparati alle stelle, vedere che qui alcune cose costavano anche meno del solito ci ha veramente sconvolti! Birra media a 2€, bottiglia d’acqua a 0,50€, cocktails dai 4 ai 5€… incredibile!!!! Insomma, dobbiamo proprio ammetterlo, la gente del posto ha fatto un gran bel lavoro con questo festival! Se solo avessimo avuto con noi una tenda, ci saremmo fermati anche a dormire lì sulla spiaggia, come molti altri avrebbero fatto quella notte, giusto per completare l’esperienza nel migliore dei modi.
Ci teniamo a dirvi che, per chi volesse visitare Matala in qualsiasi periodo dell’anno, nelle vicinanze si trovano dei siti archeologici incredibilmente interessanti. Primo fra tutti Gortyna (o Gortina), divenuta capitale di Creta dopo la conquista dei Romani (67 a.C.). Questo sito archeologico, che noi abbiamo visitato nel 2013 e nel 2019 (vedi articolo: “Gortyna, la capitale romana di Creta”), è il più grande dell’isola ed ha un fascino davvero unico. L’altro punto di interesse nelle vicinanze è il Palazzo di Festo. Per maggiori info su quest’ultimo, vi invitiamo a leggervi anche il nostro articolo “Festo: la Creta minoica più sconosciuta”.
A questo punto non ci resta che salutarvi, per restare in tema, citando il mitico Bob Marley: “Dont’ worry, be happy”!!
E sì! … lo devo ammettere: mi è dispiaciuto partire subito prima del festival! … come sapete, sono un nostalgico di quegli anni, che ho vissuto – a modo mio – tra figli dei fiori e pacifisti, rivoluzionari vari e anche tanta violenza … nell’assenza totale di referenti politici istituzionali e assordati dal silenzio dello Stato, moltissimi giovani hanno fatto tutto quello che potevano per cambiare la loro vita e, talvolta, si è caduti nella trappola delle varie e innumerevoli violenze quotidiane che hanno costellato il desiderio di pace amore e musica … Oggi tutto questo è lontano ma ancora ne risuona l’eco nella mente e nel cuore!
Vi abbraccio, cari esploratori!