Villa Renier, ulivo di Palea Roumata e gola di Vavouledo: luoghi autentici nel cuore di Creta

Qualche settimana fa sono venuti a trovarci Alessia e Christof, una coppia di amici che da un anno sono diventati i fieri proprietari del ristorante e alloggio turistico “Damarco” (www.damarco.net), situato nelle Prealpi Vicentine, al Cerbaro di Schio (VI). Essendo come noi appassionati di viaggi e di luoghi sconosciuti da scoprire, abbiamo intrapreso con loro questa mini avventura nel cuore dell’ovest di Creta. Destinazione: Palea Roumata, alla ricerca di un’antica magione Veneziana, di un ulivo millenario e di una gola immersa nel bosco.

Siamo partiti al mattino e la nostra prima tappa è stata quella al monumentale ulivo di Palea Roumata. Dico “monumentale” perché così definisce la SEDIK (Associazione dei Comuni delle Olive di Creta) tutti gli ulivi dell’isola che hanno tronco e cavità di una certa dimensione. Lo scaltro vecchietto di “appena” 3.000 anni, infatti, fa una spietata concorrenza al ben più conosciuto ulivo di Pano Vouves (Vedasi articolo “Ulivo di Pano Vouves e Chiesa La Rotonda”), superandolo in realtà in diametro (m 4,30) e perimetro (m. 10,50). Trovarselo davanti è un’esperienza indimenticabile. E’ quasi impensabile che la natura possa partorire qualcosa di così maestoso, perfetto e inattaccabile dal tempo, dalle intemperie e dall’uomo. Il suo enorme tronco cavo, al cui interno entravamo comodamente tutti e quattro, è stato utilizzato dalla gente del posto durante l’occupazione Turca per nascondere le armi. Nel 1941 poi, durante l’occupazione Tedesca, era diventato un punto di incontro del “Concilio” del villaggio, per discutere le tattiche di resistenza al nemico. Anche le armi della battaglia di Anavos contro i tedeschi sono state infatti ritrovate dentro la cavità dell’ulivo. L’ area in cui si trova è davvero splendida, verdeggiante, piena di aranceti e di altri ulivi anch’essi possenti e molto antichi… un luogo davvero speciale!

Dopo vari scatti per immortalare il nostro passaggio, ci siamo inoltrati nelle stradine di Palea Roumata alla ricerca della magione Veneziana. Devo ammettere che, a prima vista, Villa Renier sembra tutto fuorché un’antica e lussuosa abitazione di un nobile Veneziano del 1.200. Questo perché della sua veste originaria è rimasto poco. La casa, infatti, nei secoli è passata di famiglia in famiglia (oltre ad essere stata presa dagli Ottomani appena dopo la loro occupazione) e ognuno l’ha ristrutturata e adattata alle esigenze delle varie epoche. Oggi il primo piano della villa è abitato dagli attuali proprietari e l’unico segnale evidente dall’esterno del suo antico utilizzo è lo stemma della famiglia Renier, posto sopra alla porta d’entrata. Il piano terra, invece, è stato adibito ad oleificio. Qui siamo riusciti ad entrare grazie ad un vicino di casa che, incuriosito dalla nostra presenza, si è avvicinato e ci ha fatto da guida. E’ stata una bella sorpresa vedere che, tra i macchinari per la spremitura e i sacchi di olive, i bellissimi archi originali sono stati conservati e mantenuti intatti. Gli anziani e simpatici proprietari, come anche altri vicini, non hanno tardato a farsi vedere per fare gli onori di casa. Come sempre l’accoglienza cretese non si smentisce e, dal nulla, ci siamo trovati nel bel mezzo di un “aperitivo” improvvisato in cortile, a base di rakì (grappa locale) e castagne!

Sono appena le 11:30 di mattina e, prima di farci prendere troppo la mano, salutiamo l’allegro gruppetto e lo ringraziamo per la consueta ospitalità. Ci avviamo così a piedi verso l’entrata della Gola di Vavouledo. Dopo circa mezz’ora a piedi su strada asfaltata, imbocchiamo questo sentiero sterrato che in un’oretta ci avrebbe riportati al villaggio da dove siamo partiti. La passeggiata è molto piacevole e adatta a chiunque. Immersi nel bosco e nella tranquillità, ce la siamo goduta con estrema calma, avvolti dai profumi e dai colori del paesaggio autunnale circostante.

Una giornata stupenda, dunque, anche questa volta con la fortuna di aver condiviso un pezzo di Creta con dei cari amici! A proposito, chi vive in Veneto (e non solo ;-), non manchi di far visita ad Alessia e Christof al Cerbaro! Il loro “Damarco” è non solo uno strepitoso ristorante vegetariano, ma anche un delizioso angolo di pace, immerso nella natura, da cui partono sentieri di montagna davvero affascinanti!

Ciao a tutti!!

3 pensieri su “Villa Renier, ulivo di Palea Roumata e gola di Vavouledo: luoghi autentici nel cuore di Creta

    • Vi ringraziamo per il vostro interesse nel nostro articolo e ci rende orgogliosi sapere che sia stato da voi apprezzato. Buon inizio di 2019 anche a tutto il vostro Casato. Enrico e Beatrice

  1. GLI ULIVI GARGANICI -PUGLIESI sono piu’ giovincelli SI AFFACCIANO SUL MARE IN UN CONTESTO AFFASCINANTE QUASI COME IL VOSTRO GRECO ANTICO OTTOMANO VENEZIANO – ECCEZZIUNALE VERAMENTE- CI VEDIAMO PROSSIMAMENTE PRESTISSIMO AL CERBARO – DAMARCO – ??????? ciao mimmo e sara

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