Monastero di Arkadi, Museo di Eleftherna e spiaggia di Spilies: i dintorni di Rethymno

Anche voi, quando viaggiate, amate unire il relax alle visite culturali? Se siete quel tipo di viaggiatori, non potete perdervi il nostro racconto di oggi, ambientato nella regione di Rethymno. In una sola giornata siamo riusciti a visitare il Monastero di Arkadi, famoso in tutta Creta per la sua storia di sacrificio, il nuovissimo Museo di Eleftherna, il primo nell’isola ad essere integrato al relativo sito archeologico e la piccola spiaggia di Spilies, dai colori intensi e dalle onde travolgenti.

Monastero di Arkadi (Μονή Αρκαδίου)

A circa un’ora e un quarto da Chanià, andando verso est, sorge questo splendido monastero, forse il più conosciuto di tutta l’isola. La data di costruzione è incerta: alcuni la attribuiscono ad un imperatore bizantino del V secolo, altri al monaco Arkadios, nel XIII secolo. La chiesa all’interno delle mura, risalente al periodo dell’occupazione veneziana (1587), è di una bellezza unica. Con un po’ di sano orgoglio nazionale, ci teniamo a dire che i lavori di costruzione della magnifica facciata decorata hanno subito l’influenza di due architetti italiani: Sebastiano Serlio e, per nostra grande sorpresa e soddisfazione, il nostro rinomato concittadino vicentino, Andrea Palladio. Quello che però tutti ricordano maggiormente di questo luogo è il doloroso episodio accaduto l’8 novembre 1866, durante la rivoluzione cretese contro i Turchi. Circa un migliaio di cretesi rifugiati all’interno del monastero, tra cui molte donne e bambini, dopo due estenuanti giorni di resistenza al feroce assedio nemico, fecero saltare in aria la polveriera, sacrificando la loro vita per non doversi arrendere all’invasore. Non è la prima storia che sentiamo narrare sul coraggio e l’orgoglio del popolo cretese ed ogni volta ci fermiamo un attimo a riflettere sulla vita passata di queste genti che, a detta di molti, hanno concepito la culla della nostra civiltà moderna.

Museo di Eleftherna (o Eleutherna)

A 10 minuti di auto da Arkadi, ai piedi del monte Ida, si trova il Museo di Eleftherna, inaugurato appena 3 mesi fa. L’edificio è moderno, ma ben integrato nel paesaggio circostante. Qui sono raccolti tutti gli oggetti ritrovati in 30 anni di scavi nell’adiacente
sito archeologico di Eleftherna. Siamo rimasti senza parole quando abbiamo saputo che le origini di questa imponente città risalgono al 3.000 a.C. e che è sopravvissuta fino al XIV sec. d. C.. Parliamo di oltre 4000 anni di storia! E’ veramente interessante vedere racchiusi in un museo gli oggetti provenienti da uno stesso luogo che è cambiato e si è evoluto nel corso di epoche così diverse e così lontane da noi. Gli scavi archeologici finora effettuati ed ancora in corso (per questo l’area non è attualmente visitabile), hanno portato infatti alla luce moltissimi resti di svariati periodi: abitazioni, terme, strade, mura, cisterne, botteghe, chiese. I più rilevanti sono sicuramente quelli della necropoli di “Orthi Petra”, in cui sono stati trovati vasi e pire funerarie, gioielli ed oggetti vari, collegabili a riti funerari di guerrieri o di loro familiari. Il museo non è grandissimo ed è gratuito. Viene continuamente aggiornato mano a mano che gli archeologici riportano alla luce nuovi oggetti (CLICCA QUI per un approfondimento sull’antica civiltà cretese).

Spiaggia di Spilies

Lasciata Eleftherna e i suoi antichi tesori, non ci resta che regalarvi un’ultima, immancabile immagine: quella del mare di Creta! A pochi chilometri a est di Rethymno, giace questa baia il cui nome, Spilies, significa “grotte”, per via delle cave presenti nelle pareti rocciose che la incorniciano.  La prima cosa che salta all’occhio è l’intenso e affascinante contrasto di colori: l’azzurro turchese del mare, il bianco della sua schiuma, il nero dei piccoli ciottoli sul bagnasciuga e il rossastro delle rocce circostanti…spettacolare!! Quel giorno, poi, Poseidone deve aver avuto una brutta giornata, perché c’erano delle onde a dir poco impetuose, a tratti spaventose, ma ci siamo divertiti come due bambini a farci travolgere e sbattere a destra e a manca dal Dio del Mare!!

Insomma, vi è piaciuta la nostra gita “variopinta”? Speriamo che i nostri post riescano a regalarvi qualche minuto di svago e di viaggi immaginari nel cuore pulsante di Creta!

Γειά σας!!

Pezzi da museo… e non solo!

L’estate è decisamente esplosa, si sa, ma anche se i più, ormai, pensano solo al mare, alle spiagge e ai bagni di sole, noi ci teniamo ad accontentare i gusti proprio di tutti!

E’ per questo che oggi vogliamo raccontarvi di una giornata culturalmente molto interessante, ma anche sentimentalmente molto importante per noi due, perchè era il nostro 2° anniversario di nozze :-)!

museochania12La gita è partita al mattino, dal meraviglioso Museo Archeologico di Chania, che si trova nella centrale via Chalidon (ingresso € 3).

Solamente l’edificio veneziano all’interno del quale si sviluppa il museo, vale la visita! Anticamente, infatti, era la chiesa di San Francesco, risalente al XIV secolo; le alte navate a volta e l’aspetto gotico di questo spazio, rendono tutto il suo contenuto ancora più prezioso e allettante.

Il museo non è molto grande, quindi si può visitare in poco tempo ed ammirare accuratamente tutti i suoi pezzi che vanno dall’età minoica (circa 2000 a.C.) finomuseochania05 all’epoca romana. E’ incredibile poter vedere oggetti di uso comune che hanno anche la bellezza di 4000 anni e sono ancora così magicamente intatti, attuali, perfetti, colorati…così vivi!! La collezione è davvero ricca: grandi anfore, sculture, vasi, tavole di creta con museochania19antiche iscrizioni, ma anche bellissimi mosaici, sarcofaghi magistralmente dipinti e giochi per bambini. E ancora: una folta e ben catalogata raccolta di monete cretesi, di diverse epoche, aree geografiche, imperi, forme e dimensioni! E infine, ma non per ultimi, dei gioielli d’oro perfettamente conservati, con particolari davvero raffinati e tecnicamente curati per essere stati fatti interamente a mano migliaia di anni fa!

Insomma, c’è da perdere gli occhi lì dentro ragazzi!! Siamo sicuri che anche il più pigro o disinteressato dei viaggiatori, rimarrà davvero colpito e affascinato da questo posto, che sicuramente rientra nella nostra “top 10” delle cose che consigliamo di vedere a Chania!

DSCN2339Soddisfatti dalla nostra mattinata da archeologi, ma ancora affamati di antichità greche, dopo una sosta a casa per il pranzo abbiamo deciso di visitare un luogo molto conosciuto, appena fuori città: il Monastero di Chrysopigi.

Fino al 1976 accoglieva solo uomini; da quella data in poi è diventato un convento di suore. All’interno del monastero, fondato nell’ultimo Periodo Veneziano (fine del XVI secolo), si trova la chiesa dedicata alla Vergine Maria Zoodocho Pigi. Nei secoli, ha subito numerosi saccheggi e distruzioni DSCN2351da parte dei Turchi e dei Tedeschi; nel 1821, il giorno di Pasqua, i soldati turchi fecero irruzione qui e uccisero tutti i monaci. Girando a monasteri, effettivamente, ci stiamo rendendo conto che non hanno avuto vita facile questi poveretti: tra pirati e incursioni turche, hanno avuto il loro bel da fare!!

Nonostante però i trascorsi spesso burrascosi e violenti di questi luoghi, sapete qual è la cosa che più ci piace e ci attira di essi? Il senso di pace di cui si viene invasi appena varcate le loro mura. Dentro a questi posti, si ha l’impressione di essere catapultati all’improvviso in una dimensione spazio-temporale diversa, perchè non si sente e non si vede quello che c’è al di là delle mura. Ci si gode semplicemente il silenzio e si respira un’aria nuova, che ha un sapore un po’ mistico e un po’ bucolico…

Ok, ora torniamo alla realtà però! E soprattutto passiamo a raccontarvi della sera che sicuramente riaccenderà l’interesse anche nei pigri, perchè vogliamo consigliarvi un bel posticino per la cena! Si chiama Χρυσόστομος (si legge: Chrisòstomos) e si trova nella città vecchia di Chania, in via Defkaliana & Ikarou. A nostro parere, in quest’ambiente rustico ma raffinato, vale la pena cenare almeno una volta se si passano qui le vacanze. Il servizio è impeccabile, i piatti sono ben studiati, di ottima qualità e le materie prime sono locali e fresche. Nonostante questo ristorante si trovi ad un livello superiore rispetto alla media delle taverne greche, i prezzi sono sempre incredibilmente onesti per gli standard a cui siamo abituati in Italia. Quella sera, infatti, per una cena decisamente abbondante con vino, dolce e rakì (la loro grappa tipica) abbiamo speso 16€ a testa!

Con la pancia piena e soddisfatta, abbiamo concluso così in bellezza il nostro “giorno speciale”…

Speriamo vi sia piaciuto, a presto!

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