Vespa Raduno a Chanià: una faccia, una razza

Lo scorso week-end abbiamo partecipato qui a Chanià ad un’iniziativa a noi molto nota: il Vespa Raduno. Chi ci segue da un po’, sa che noi abbiamo portato dall’Italia il nostro vespino, fedele compagno di viaggio da molti anni. Quando eravamo ancora a Vicenza, ogni anno partecipavamo ai Vespa raduni che venivano organizzati in zona, occasioni davvero piacevoli per stare in compagnia di bella gente, ascoltare buona musica, fare un brindisi e, naturalmente, girare in lungo e in largo per i Colli Berici!

Ecco che, a distanza di qualche anno, ci viene offerta l’opportunità di ripetere quest’esperienza in un’altra terra, in un’altra nazione, parlando un’altra lingua, ma di sicuro con la stessa passione e la stessa voglia di stare insieme e divertirsi (CLICCA QUI per un bel libro sui 70 anni della Vespa).

12716129_1112347525476642_2411386871334331997_oAbbiamo letto di questo Vespa raduno sulla pagina Facebook del Vespa Club Chanià e abbiamo pensato: “Quale occasione migliore per farci nuovi amici e per sfoggiare la nostra Vespa tutta italiana??”.

Ci siamo presentati il primo giorno, il venerdì, e subito abbiamo attirato l’attenzione dei più: cosa ci fa una Vespa targata Vicenza in quel di Chanià? In pochi minuti abbiamo conosciuto gente da tutte le parti della Grecia: Creta, Atene, Salonicco, Isola di Chio, Larissa! C’era addirittura un personaggio simpaticissimo che veniva direttamente da Belgrado! Tutti si scambiavano adesivi dei vari Vespa Club di appartenenza, ma anche esperienze di viaggio e aneddoti divertenti.

Quel giorno abbiamo fatto un bel giro nella penisola dell’Akrotiri (per saperne di più sull’Akrotiri, vedasi articoli “Stavros e Kalathas: le spiagge dell’Akrotiri”“Un sabato da Χανιώτες”,“I monasteri dell’Akrotiri”), visitando il Monastero di Agia Triada e le tombe dei Venizelos. Una volta tornati a Chanià, abbiamo pranzato tutti insieme in una taverna in Piazza del Dikastirio.

Il sabato ci siamo ripresentati al mattino alle porte dell’Agorà (il mercato al coperto di Chanià), luogo di ritrovo per la partenza e per le iscrizioni. Il giro prevedeva un tour per il centro della città con sosta finale al Porto Vecchio. E’ stato particolarmente emozionante entrare nella zona del porto con la Vespa, poiché normalmente lì è vietato l’accesso ai veicoli a motore. Il colpo d’occhio di questa lunga fila di Vespe multicolore sullo sfondo del Faro Egiziano era davvero forte!

Dopo aver pranzato in una taverna del centro con un gruppetto di nuovi amici da Atene e Salonicco, ci siamo diretti verso casa, per fare una pausa in attesa della serata organizzata dal club. Questa volta si è scelto il pullman per raggiungere la taverna di Therisso, essendo la strada un po’ tortuosa e buia, nonché sapendo i litri di vino e rakì che sarebbero scorsi a fiumi! La cena che è stata servita era tipicamente cretese: kalitzounia ripieni di mizithra (fagottini di pasta fillo ripieni di un formaggio pecorino cretese), insalata greca, carne di capra e agnello, riso pilafi con limone. Il tutto condito da vino locale, musica greca e tanto buon umore!

La domenica, nonostante il sonno incredibile dovuto al rientro tardo della sera prima, ci siamo trovati tutti al solito punto d’incontro per partire alla volta di Kalyves e Vamos, a circa 20 km a est di Chanià. Dopo un bel giro rilassante, baciati da un sole decisamente primaverile, ci siamo goduti un pranzo all’aperto, organizzato dal Vespa Club e preparato dalla gente del posto, a base di zuppa di fagioli, spiedini e insalata di cavolo cappuccio. Così è scorsa quest’ultima giornata, tra chiacchiere, brindisi, musica dal vivo e balli tradizionali.

E’ vero, noi qui ci troviamo immersi in un’altra cultura e in un’altra tradizione, siamo costretti a parlare un’altra lingua, ci troviamo ad una diversa latitudine, ma qui a Creta non ci siamo mai sentiti dei “diversi” perché i cretesi stessi non ci considerano tali. Tutti i greci conoscono fin da bambini una frase che noi in Italia non usiamo, ma che, secondo noi è azzeccatissima. Dicono:”Italia Grecia, una faccia una razza” e la cosa incredibile è che la dicono in italiano, non in greco! Sarebbe davvero interessante capire da dove deriva questo detto che, nonostante qui venga usato nella nostra lingua, in Italia non è minimamente conosciuto! In ogni caso, dopo quest’esperienza alternativa di Vespa Raduno, non possiamo che confermare appieno il fatto che siamo una sola faccia e una sola razza!

Pezzi da museo… e non solo!

L’estate è decisamente esplosa, si sa, ma anche se i più, ormai, pensano solo al mare, alle spiagge e ai bagni di sole, noi ci teniamo ad accontentare i gusti proprio di tutti!

E’ per questo che oggi vogliamo raccontarvi di una giornata culturalmente molto interessante, ma anche sentimentalmente molto importante per noi due, perchè era il nostro 2° anniversario di nozze :-)!

museochania12La gita è partita al mattino, dal meraviglioso Museo Archeologico di Chania, che si trova nella centrale via Chalidon (ingresso € 3).

Solamente l’edificio veneziano all’interno del quale si sviluppa il museo, vale la visita! Anticamente, infatti, era la chiesa di San Francesco, risalente al XIV secolo; le alte navate a volta e l’aspetto gotico di questo spazio, rendono tutto il suo contenuto ancora più prezioso e allettante.

Il museo non è molto grande, quindi si può visitare in poco tempo ed ammirare accuratamente tutti i suoi pezzi che vanno dall’età minoica (circa 2000 a.C.) finomuseochania05 all’epoca romana. E’ incredibile poter vedere oggetti di uso comune che hanno anche la bellezza di 4000 anni e sono ancora così magicamente intatti, attuali, perfetti, colorati…così vivi!! La collezione è davvero ricca: grandi anfore, sculture, vasi, tavole di creta con museochania19antiche iscrizioni, ma anche bellissimi mosaici, sarcofaghi magistralmente dipinti e giochi per bambini. E ancora: una folta e ben catalogata raccolta di monete cretesi, di diverse epoche, aree geografiche, imperi, forme e dimensioni! E infine, ma non per ultimi, dei gioielli d’oro perfettamente conservati, con particolari davvero raffinati e tecnicamente curati per essere stati fatti interamente a mano migliaia di anni fa!

Insomma, c’è da perdere gli occhi lì dentro ragazzi!! Siamo sicuri che anche il più pigro o disinteressato dei viaggiatori, rimarrà davvero colpito e affascinato da questo posto, che sicuramente rientra nella nostra “top 10” delle cose che consigliamo di vedere a Chania!

DSCN2339Soddisfatti dalla nostra mattinata da archeologi, ma ancora affamati di antichità greche, dopo una sosta a casa per il pranzo abbiamo deciso di visitare un luogo molto conosciuto, appena fuori città: il Monastero di Chrysopigi.

Fino al 1976 accoglieva solo uomini; da quella data in poi è diventato un convento di suore. All’interno del monastero, fondato nell’ultimo Periodo Veneziano (fine del XVI secolo), si trova la chiesa dedicata alla Vergine Maria Zoodocho Pigi. Nei secoli, ha subito numerosi saccheggi e distruzioni DSCN2351da parte dei Turchi e dei Tedeschi; nel 1821, il giorno di Pasqua, i soldati turchi fecero irruzione qui e uccisero tutti i monaci. Girando a monasteri, effettivamente, ci stiamo rendendo conto che non hanno avuto vita facile questi poveretti: tra pirati e incursioni turche, hanno avuto il loro bel da fare!!

Nonostante però i trascorsi spesso burrascosi e violenti di questi luoghi, sapete qual è la cosa che più ci piace e ci attira di essi? Il senso di pace di cui si viene invasi appena varcate le loro mura. Dentro a questi posti, si ha l’impressione di essere catapultati all’improvviso in una dimensione spazio-temporale diversa, perchè non si sente e non si vede quello che c’è al di là delle mura. Ci si gode semplicemente il silenzio e si respira un’aria nuova, che ha un sapore un po’ mistico e un po’ bucolico…

Ok, ora torniamo alla realtà però! E soprattutto passiamo a raccontarvi della sera che sicuramente riaccenderà l’interesse anche nei pigri, perchè vogliamo consigliarvi un bel posticino per la cena! Si chiama Χρυσόστομος (si legge: Chrisòstomos) e si trova nella città vecchia di Chania, in via Defkaliana & Ikarou. A nostro parere, in quest’ambiente rustico ma raffinato, vale la pena cenare almeno una volta se si passano qui le vacanze. Il servizio è impeccabile, i piatti sono ben studiati, di ottima qualità e le materie prime sono locali e fresche. Nonostante questo ristorante si trovi ad un livello superiore rispetto alla media delle taverne greche, i prezzi sono sempre incredibilmente onesti per gli standard a cui siamo abituati in Italia. Quella sera, infatti, per una cena decisamente abbondante con vino, dolce e rakì (la loro grappa tipica) abbiamo speso 16€ a testa!

Con la pancia piena e soddisfatta, abbiamo concluso così in bellezza il nostro “giorno speciale”…

Speriamo vi sia piaciuto, a presto!

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