Spiagge di Klisidi e Skinaria: giornata di relax e snorkeling

Come da consuetudine, anche quest’anno i nostri amici storici Laura e Carlo sono venuti a trovarci e, come sempre, quando arrivano loro ci muoviamo alla ricerca di angoletti nascosti, tutti da scoprire, in giro per l’isola. Questa volta abbiamo scelto di visitare 2 spiagge a sud di Rèthymno, che distano circa un’ora e mezza di auto da casa nostra: Klisìdi (o Kleisìdi) e Skinària (o Schinària).

Ammoudi Beach

Klisidi Beach

Prima di partire ci siamo informati su cosa saremmo andati a vedere. La prima, Klisidi, fa parte di un gruppo di meravigliose spiaggette chiamate Ammoùdi Beaches, situate non lontane dalla più famosa e frequentata spiaggia di Plakiàs. Di questo gruppo fanno parte la spiaggia di Ammoùdi (appartata e molto carina), quella di Ammoudàki (bellissima, frequentata prevalentemente da naturisti), Damnòni (ampia, attrezzata e con diverse taverne sul mare) e, appunto, la nostra Klisìdi. Abbiamo scelto quest’ultima  come prima meta della giornata per le sue dimensioni molto ridotte, per una certa difficoltà nel raggiungerla e, naturalmente, per la bellezza incontaminata del suo paesaggio, inviolato dalla mano dell’uomo.

Riguardo invece a Skinaria (spiaggia che si trova a 10 minuti di auto da Ammoudi), la nostra scelta è ricaduta lì per quello che avevamo letto a proposito dello snorkeling, che dicevano essere uno dei migliori che si possa fare a Creta (CLICCA QUI per avere il tuo set da snorkeling).

Arrivati quindi al parcheggio di Ammoudi, decidiamo di raggiungere Klisidi camminando su un sentiero sterrato che collega tutte le 4 baie che abbiamo elencato prima. Arriviamo in nemmeno 5 minuti, per goderci dall’alto lo spettacolo di questa minuscola insenatura che, nell’immaginario, potrebbe benissimo essere la spiaggia privata degli Dei!! Primitiva, immacolata, intima, protetta, luminosa, conquistatrice: solo alcuni degli aggettivi adatti a descriverne la natura. Il percorso a piedi per scendere alla spiaggia è breve, ma non adatto, secondo noi, ad anziani e bambini piccoli, in quanto costituito da rocce appuntite e salti più o meno alti. Giusto il tempo di appoggiare a terra i nostri teli mare e siamo già in acqua, con maschera e boccaglio, a goderci un fondale pazzesco, con enormi rocce sporgenti, caverne, passaggi segreti e qualche pesce curioso!

Dopo un paio d’ore di puro relax e bellissime nuotate in questo angolo sperduto di mondo, decidiamo di spostarci vero Skinaria. In pochi minuti di macchina arriviamo e anche qui il paesaggio non è niente male! Ci troviamo nel bel mezzo del nulla: a parte un paio di tavernette che forniscono anche ombrelloni e sdraio, attorno a noi ci sono solo un mare cristallino, sabbia grossolana, monti ed alberi! Ci fermiamo a pranzo nella taverna “Garden”, situata a pochi metri dalla spiaggia, con un bel giardino. Il proprietario ci porta direttamente in cucina e ci mostra cosa c’è di pronto: quando ti trovi i piatti davanti invece che su un menu la scelta è ancora più ardua!! Alla fine decidiamo per un’insalata greca, polpette al sugo, una melanzana ripiena, fiori di zucca ripieni di riso ed erbette e dei dakos: tutto incredibilmente buonooo!!!

Skinaria

All’ombra del gazebo di questa taverna, con i piedi nudi sull’erba si sta decisamente bene e ci mettiamo un po’ prima di deciderci ad alzarci. Una volta scelti gli ombrelloni,
ci armiamo nuovamente di maschera e ci tuffiamo nelle splendide e lisce acque del Mar Libico, per vedere se quello che dicono della fauna marina di questo posto sia vero. Il fondale parte sabbioso, ma pochi metri dopo cambia e comincia una distesa sconnessa di grandi pietre e scogli sommersi, ambiente ideale per scovare qualche abitante del mare. Dopo un paio di bracciate ci troviamo immersi tra decine e decine di pesci, attirati da alcuni pezzi di pane lasciati cadere nell’acqua da due turiste che ci nuotano a fianco. Che dire: troppo
bello! Non avevamo mai visto una tale quantità e varietà di pesci qui a Creta: piccoli e grandi, affusolati e tondi, striati e colorati! Ovviamente si tratta di pesci del Mediterraneo, quindi non parliamo dei colori incredibili e delle forme assurde dei pesci tropicali, ma nel loro piccolo a noi sono piaciuti tantissimo ed abbiamo davvero apprezzato questo dinamico e variegato scorcio di vita cretese subacquea!

Anche questa giornata è andata e anche questa volta Laura e Carlo sono ripartiti per l’Italia lasciandoci un’altra bella scorta di ricordi impagabili che andranno ad alimentare la grande storia della nostra amicizia💕 .

Preveli e la foresta di palme

A circa 90 km a sud-est di Chanià, nella prefettura di Rethymno, ci sono due monasteri ed una spiaggia che portano il nome di Préveli e che sono famosi e rispettati da tutti i cretesi. Ora vi spieghiamo perché…

Con i nostri super affezionati amici Carlo e Laura, siamo partiti al mattino e dopo circa un’ora e un quarto di macchina siamo approdati al primo monastero, Kato (basso) Monastiri di San Giovanni Battista, costruito durante il dominio Veneziano (alla fineDSCN4520 del 1500) e aperto al pubblico solo da due anni. Tra i due monasteri questo è il meno conosciuto, il più eroso dal tempo e l’unico disabitato. Noi ovviamente abbiamo scelto tra i due di visitare questo ;-). Assieme all’altro, chiamato Piso (dietro) Monastiri di San Giovanni Evangelista o Moni Preveli (che noi abbiamo visto solo da fuori), ha avuto un ruolo fondamentale durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dopo la disfatta della Guerra di Creta, l’avanzata delle forze tedesche provocò in tutta l’isola l’evacuazione della maggior parte delle truppe alleate e la partenza di quello che era rimasto dell’esercito greco verso il Medio Oriente. Tuttavia un gran numero di soldati inglesi, neozelandesi ed australiani furono costretti a rimanere sull’isola perché non avevano alcuna possibilità di fuggire. Anche se le forze di occupazione tedesche DSCN4507ordinarono rappresaglie molto dure contro la popolazione locale che avesse fornito rifugio alle rimanenti truppe alleate, i Monasteri di Preveli e dei villaggi vicini diventarono per molti di loro un luogo di riparo sicuro e un punto da cui poter fuggire. I monaci e la gente del posto si organizzarono coraggiosamente in gruppi a guardia dell’area, al fine di proteggere e dare sostentamento ai soldati alleati, che sono stati suddivisi in nascondigli introvabili e conosciuti solo dai locali. Grazie al loro aiuto, molti riuscirono a salvarsi e a scappare dall’isola. Capite dunque perché in tutta Creta, e non solo, questi monasteri godono ancora di un forte rispetto e di una grande devozione.

La visita al monastero basso è stata davvero molto interessante! Anche questo, come laDSCN4518 maggior parte dei monasteri qui a Creta, si trova in un luogo ameno davvero meraviglioso. Tra le sue mura diroccate e le strette scalinate, abbiamo assaporato un’atmosfera di pace, disturbata solo dal rumore del vento. Al di fuori, solo ulivi e montagne, con il tutto poi reso ancora più bucolico dalla presenza esterna di alcuni adorabili cerbiatti, di capre kri-kri e di un gigantesco tacchino che gloglottava allegramente.

DSCN4525Fatto anche quel giorno, quindi, il pieno di misticismo, ci siamo avviati verso la famosa spiaggia di Preveli. Lasciata la macchina sul parcheggio dedicato, abbiamo imboccato una ripida scalinata di roccia, che scendeva verso il mare. La camminata di per sé non porterebbe via più di 15 minuti, ma è davvero impossibile evitare di fermarsi ogni 10 scalini ad ammirare lo spettacolo sottostante. All’inizio ci si perde nel blu intenso e ipnotizzante del mare, per poi iniziare a sbirciare nella spiaggia sottostante e nelle insenature cristalline incorniciate dagli scogli. A metà della discesa è obbligatoria una tappa su un ampio terrazzino, che offre una vista indimenticabile sulla meraviglia che è questo posto nella sua interezza… IDSCN4528fiume Megalopόtamos, orlato da una fitta foresta di palme, si tuffa nel Mar Libico creando un’oasi incantata attorno al suo peculiare delta. E’ davvero raro trovare una vegetazione così “tropicale” a Creta e sono pochissime le spiagge che offrono questi scenari. Anche per noi questa è stata una “prima volta” e, come tutte le prime volte naturalmente, difficile da dimenticare e particolarmente emozionante!

DSCN4549Sappiamo per certo che questa spiaggia d’estate è abbastanza affollata, ma noi siamo riusciti a godercela senza troppe persone essendoci andati a maggio. Distesi sul morbido litorale, sotto a degli enormi pini marittimi, ci siamo rilassati per qualche ora in questo luogo davvero impareggiabile. Ci siamo anche addentrati un po’ nel palmeto e la passeggiata dobbiamo dire che merita molto: è stranissimo sapere di essere a Creta, ma avere l’impressione di trovarsi in una foresta tropicale. Quello che ti fa tornare alla realtà è il tentativo di bagnarsi un piede nel fiume…l’acqua è davvero ghiacciata!! Anche il bagno in mare infatti è stato decisamente impegnativo, visto che il Megalopόtamos sfocia proprio lì… forse nel mezzo della calura estiva sarebbe stato più facile e soddisfacente immergersi!

Anche questa giornata è trascorsa in modo super piacevole e i nostri amici sono stati molto contenti di averci seguito fin qui… Certo, la ripida scalinata che all’andata era in discesa, al ritorno ci ha messi a dura prova, però Creta è anche questo!

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