Agios Nikolaos e dintorni: un week-end da “pecore nere”

Quest’anno la Pasqua Ortodossa e quella Cattolica coincidono, quindi anche a Creta, come in Italia, in questa settimana si respira aria di festa e di vacanze. Per le strade e nei negozi di Chanià tutti ci salutano dicendo “Καλό Πάσχα” (Buona Pasqua) e l’aria primaverile che si respira ti fa venire una gran voglia di passeggiate e nuove scoperte.

Così lo scorso week-end ci siamo detti: “Perché non andiamo a trovare i nostri amici e concittadini che vivono dall’altra parte dell’isola?”. Sì, avete letto bene: concittadini. Anna, Diego e Moreno sono tre vicentini che da circa un anno hanno scelto, come noi, di progettare il loro futuro nella bella Creta, trasferendosi nella zona di Eloùnda – Agios Nikòlaos, a nord-est dell’isola. Per la precisione, loro vivono in un villaggio tradizionale sui monti, di circa 60 abitanti, chiamato Skiniàs. A circa 3km dalle loro abitazioni, a Pàno Loùma, hanno aperto dallo scorso settembre un adorabile καφενείο greco (bar-caffetteria) in cui, oltre a proporre alcune bevande e stuzzichini tipici del posto, attirano moltissimi greci affamati e diversi turisti curiosi con un menù a base di bruschette e di italianissima pasta (anche fresca fatta in casa da loro!!). Inoltre offrono dell’ottima birra artigianale cretese alla spina (la marca è la Χἀρμα- Hàrma), sia bionda che scura.

Lo scorso sabato, quindi, abbiamo raggiunto, dopo 3 ore di auto, il loro “Μαύρο
Πρόβατο” (Màvro Pròvato)
, che in italiano significa “Pecora Nera” e abbiamo trascorso due giorni in loro compagnia. Possiamo dire che questo è decisamente il posto ideale per chi vuole passare qualche ora nella pace più assoluta: seduti fuori, sorseggiando una birra o un caffè, si può godere di una vista stupenda sulla vallata, che arriva fino al mare. In certi momenti, sembra quasi di vivere in un’altra epoca. L’ambiente è familiare, il cibo e la birra ottimi, i tre ragazzi sono davvero simpatici e ospitali… insomma, se passate da queste parti durante le vostre vacanze, non potete mancare una tappa al Màvro Pròvato!

Noi, però, non siamo andati da quella parte dell’isola solo per star seduti al bancone a mangiare e bere, nonostante l’idea non sarebbe stata malvagia :-D!! Le cose da vedere, anche in quella zona, sono moltissime e noi ne abbiamo scelte alcune di veramente interessanti. Prima di tutto abbiamo visitato il sito archeologico di Latò, a circa 20km da Eloùnda, uno dei pochi a Creta che non risale al Periodo Minoico. Nel VII secolo a. C. la città di Latò fu fondata dai Dori ed in poco tempo divenne una delle città più potenti di tutta Creta. Nel sito si possono vedere principalmente i resti dell’antica agorà, del tempio sacro, delle cisterne e di una gradinata. Come nella maggior parte dei siti archeologici di Creta, anche qui lascia senza fiato la posizione: un promontorio verdeggiante e silenzioso, con una vista spettacolare sulle montagne circostanti e sul mare in lontananza.

Lasciata Latò, ci siamo diretti verso la vicina chiesa di Panagìa Kerà, una meta davvero imperdibile per chi si trova in questa zona. All’interno di essa, infatti, si possono ammirare alcuni tra i più splendidi e ben conservati affreschi bizantini dell’isola, datati XIV secolo: uno spettacolo davvero raro qui!! (CLICCA QUI per saperne di più su Creta bizantina)

Una volta fatto il pieno di storia e di opere d’arte,  ci è venuta fame ed è così che abbiamo raggiunto la famosa cittadina di Agios Nikòlaos. Fino a 50 anni fa era solamente un piccolissimo porticciolo di pescatori, mentre ora è una meta turistica piuttosto richiesta che attira ogni anno decine di migliaia di turisti. Il centro è sviluppato attorno ad un piccolo lago collegato al mare e si amplia in un dedalo di viuzze costellate di negozi di souvenir e di artigianato locale, bar e taverne greche. Noi per pranzo abbiamo scelto, su consiglio dei nostri amici, il Karnàgio, una coloratissima taverna sul lago, molto frequentata dalla gente del posto, che ci ha fatto assaporare profumi e sapori locali che non deludono mai.

Il giorno dopo volevamo andare a visitare la bellissima isola di Spinalònga, che si trova di fronte al lungomare di Eloùnda. Nel 1579 i Veneziani fecero di quest’isola una straordinaria fortezza, di cui ancor oggi si possono ammirare i resti. Nei primi del ‘900, per circa 50 anni, divenne un lebbrosario e alcune delle storie che girano attorno a quegli anni bui, hanno ispirato un libro divenuto famoso, intitolato “L’isola”. Purtroppo il cielo era nuvoloso quel giorno e tirava un forte vento, quindi abbiamo rinunciato alla visita di Spinalònga e abbiamo optato per un giretto alternativo, nell’adiacente penisola di Kolokìtha. Dopo aver parcheggiato la macchina abbiamo camminato per un’oretta in queste bellissime lande solitarie, piene di fiori, piccole chiese e baiette nascoste. Il promontorio di Kolokìtha è collegato artificialmente a Eloùnda da una stradina costeggiata da saline e caratterizzata da vecchi mulini a vento diroccati e in disuso, come se ne trovano a decine in quest’area di Creta. Una volta lasciata la penisola, abbiamo passeggiato per le strade e il porto di Elounda, per poi tornare al Màvro Pròvato, per l’ultima birra in compagnia e per i saluti e i ringraziamenti ad Anna, Diego e Moreno.

E’ ora di salutare anche voi, cari followers di Microcosmo Creta, almeno per ora! Vi lasciamo con lo slogan del Màvro Pròvato: “You must be different to make the difference!”.

Buona Pasqua di cuore a tutti! Καλό Πάσχα! Happy Easter!

Stavros e Kalathas: le spiagge dell’Akrotiri

Non è la prima volta che parliamo nel nostro blog della penisola dell’Akrotiri. Ad esempio, quando siamo stati alla spiaggia di Seitan Limani o “Porto del diavolo”, la bellissima insenatura a zig zag…ve la ricordate? Oppure durante la nostra gita ai tre splendidi monasteri di Agia Triada, Gouverneto e Katholikò. Insomma, dobbiamo ammetterlo: quella che credevamo fosse una zona importante solo perché ospita l’aeroporto di Chania, si sta rivelando una fonte inesauribile di bellissime sorprese!

Un paio di giorni fa, infatti, abbiamo esplorato un altro paio di baie deliziose che questo aspro spuntone cretese ci offre: le spiagge di Kalathàs e Stavròs.

Partiamo da Kalathàs: si raggiunge comodamente in macchina, in circa 25 minuti da Chanià. Arenile dorato, acque cristalline e dalle fantastiche gradazioni d’azzurro, spiaggia equamente suddivisa tra parte attrezzata e libera…un posto incantevole, senza dubbi! DSCN2380Per essere precisi, sono due le spiagge: una molto piccola e l’altra più ampia dove si trovano anche un paio di bar e gli ombrelloni. Le acque di Kalathàs sono basse e con qualche bracciata, volendo, si può raggiungere anche il piccolo isolotto che emerge proprio di fronte. Il nostro lunedì mattina, quindi, l’abbiamo passato in tranquillità in quest’angolo di Akrotiri…un inizio di settimana giusto un po’ diverso rispetto a quelli che trascorrevamo a Vicenza ;-)!

Verso l’ora di pranzo, siamo saliti in auto e ci siamo diretti verso nord, in direzione Stavròs. La strada è breve, circa 10 minuti, e completamente immersa tra gli ulivi e le DSCN2401caratteristiche viti nane tipiche di Creta. Sapevamo che anche qui, ancora più
distintamente di Kalathas, ci sono due spiagge, entrambe molto belle. Vista la giornata piuttosto calda, abbiamo scelto di passare il pomeriggio in quella che ci hanno detto essere, tra le due, la più esposta ai venti e anche la meno affollata. Inoltre, avevamo letto di una taverna un po’ “alternativa” che si trova proprio in questa baia e così abbiamo deciso di provarla per pranzo.

L’insegna del ristorante dice: “Ηλιοβασὶλεμα – Sunset: cucina greca, francese e araba”. Come si fa a non essere incuriositi?? Impazienti di provare questo posto quindi,
DSCN2405arriviamo, parcheggiamo e, prima di tutto, ci godiamo il panorama di questa perla che è Stavros. Pochissime persone, pace assoluta, sabbia chiara e grossolana che diventa pietra una volta entrata nel bagnasciuga, ambiente selvaggio, mare turchese e accarezzato costantemente dalla brezza…una meraviglia!

Al centro di questa spiaggia, si trova appunto la taverna Sunset, una capanna di legno col tetto coperto di foglie di palma e, udite udite, la cucina attrezzata all’interno di una vecchia e stupenda roulotte! Oh, andiamo pazzi per queste cose!! L’atmosfera del posto è decisamente hippie, come la sua eclettica proprietaria, Malika, una signora francese dai capelli ricci e i piedi sempre nudi! Il posto ci piace tantissimo, così ci sediamo e chiediamo di poter ordinare. A quel punto Malika ci porta il menu, uno dei pezzi forti di DSCN2402questo posto: due lavagnette di legno rettangolari scritte a mano col gessetto, unite tra loro da due cerniere! In questo modo hanno creato un menu originale, ecologico e aggiornabile in ogni momento…chapeau ragazzi!! Anche il suo contenuto non ha deluso le aspettative: assieme ai classici greci e cretesi come dakos (ciambelline di orzo con pomodoro fresco, feta, cipolla e origano), melanzane al forno e pesce fresco, il menu quel giorno offriva un delizioso hummus (salsa mediorientale a base di ceci, pasta di sesamo e aglio), cous cous con le verdure e riso orientale…un bel mix da leccarsi i baffi insomma!!

Dopo il piacevole pranzetto consumato qui, abbiamo passato il pomeriggio a rilassarci nella spiaggia di Stavròs, godendoci il caldo sole di luglio e le freschissime acque trasparenti di quest’aspra e silenziosa baia rocciosa…che sogno!

Anche questa giornata è andata, lasciandoci dei dolci ricordi… E voi lasciateci invece il vostro commento se vi è piaciuto il nostro lunedì nell’Akrotiri!

A presto!

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Ulivo di Pano Vouves e Chiesa “La Rotonda”: a spasso tra storia e natura!

Sapete da cosa è coperto per un quarto il territorio cretese? Non riuscite proprio a immaginarlo???

Ve lo diciamo noi allora: dagli ulivi.

DSCN1684Questi magnifici alberi, che si possono definire dei “nonni del mondo vegetale” considerata l’età che possono raggiungere, regnano sovrani nelle colline e nelle pianure cretesi, offrendo ai viaggiatori panorami mozzafiato e agli isolani una fonte di sostentamento grazie al prezioso e ricercato succo dei loro frutti. Gli antichi Greci pensavano che l’olio d’oliva avesse proprietà benefiche per la salute dell’uomo e che fosse una medicina naturale contro molte malattie; ancora oggi, alcuni rappresentanti della medicina moderna raccomandano la sua assunzione per prevenire alcune malattie cardiache, tumori, diabete, impotenza, ecc. Non sappiamo se sia vero, in quanto noi abbiamo spesso sentito pareri contrari a questa teoria, ma in ogni caso, dobbiamo essere sinceri: a noi piace taaantooo!!

DSCN1646Ma perchè vi stiamo dicendo queste cose, che probabilmente già molti di voi sanno? Naturalmente per introdurvi all’ultima nostra esaltante esperienza, che ci ha portati a fare visita ad un vero e proprio avo di tutti gli ulivi del mondo: il millenario ulivo di Pano Vouves, villaggio di montagna che si trova a circa 30 minuti di auto da Chanià. Quest’albero è davvero un fenomeno della natura: si stima che l’arzillo nonnetto abbia suppergiù la bellezza di 3000 anni e che sia uno tra i 7 ulivi più antichi del mondo, se non il più antico addirittura! Il suo tronco cavo ha un diametro di 3,70 m, un perimetro di 8 m e una peculiare e bizzarra forma che sembra una vera e propria scultura, tanto da fargli DSCN1657meritare la classificazione di “monumento” da parte della SEDIK (Associazione dei Comuni delle Olive di Creta). Ammirando questo colosso è inevitabile chiedersi cosa deve aver visto ed ascoltato nei millenni attraverso i suoi rami e chissà quali antichi sovrani o prodi guerrieri possano
aver accarezzato la sua indistruttibile corteccia…la natura non smette mai di impressionarci e di farci viaggiare con la fantasia, non è vero???

DSCN1680Lasciamo Vouves alle nostre spalle e proseguiamo per le stradine dell’entroterra cretese, cosparse di fiori e, ovviamente, di centinaia e centinaia di ulivi, per raggiungere Episkopi, dove possiamo ammirare un’altra bellezza antica, ma questa volta realizzata da braccia umane: la Chiesa dell’Arcangelo Michele, detta “La Rotonda”. Per un attimo, quando leggiamo il cartello che indica la strada, ci viene un tuffo al cuore ripensando alla nostra Rotonda (la villa palladiana vicentina), ma torniamo subito al DSCN1668presente per ammirare qualcosa di molto diverso da essa: una bellissima chiesetta bizantina, che racchiude al suo interno un mosaico pavimentale e magnifici affreschi del XII secolo e antecedenti (CLICCA QUI per saperne di più su Creta bizantina).

Dopo qualche foto all’esterno e qualche altra “rubacchiata” dell’interno, grazie alle finestre molto basse, (*vedasi note a piè di pagina) decidiamo di avviarci verso Astrikas, un villaggio a circa 10 minuti da Episkopi, superato il quale troviamo la Gola di Delianà. Parcheggiamo l’auto in un bello spiazzo alberato e camminiamo per qualche minuto nella bocca della gola: l’inizio promette bene, sembra essere davvero DSCN1704un’interessante e suggestiva passeggiata da fare (2 ore circa tra andata e ritorno), ma non oggi, non siamo organizzati e poi…è ora di pranzo :-)!!

Ci dirigiamo quindi verso il mare e ci fermiamo in una taverna tipica a Kissamos-Kasteli, per assaporare pomodori e peperoni al forno ripieni di riso ed erbe, una fresca insalata greca ed un piatto di ottimo tzatziki, spendendo in tutto solo 12 €!!!

Dopo mezz’ora di auto siamo di nuovo a casa, soddisfatti della nostra gita fuori porta…insomma, vi piacciono i nostri tour per l’isola?

Se ne avete altri da proporci in zona che avete già provato o dove vorreste andassimo in avanscoperta, fatecelo sapere commentando di seguito l’articolo e sicuramente noi non ci tireremo indietro ;-)!

Alla prossima!

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*NOTE:

I lavori di ristrutturazione e pulizia dei meravigliosi affreschi e mosaici all’interno della chiesa sono ultimati, quindi ora, in alcuni periodi dell’anno, è aperta al pubblico. Di seguito alcune foto:

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I monasteri dell’Akrotiri: una boccata d’aria mistica…

Dopo appena una settimana che ci eravamo trasferiti a Creta, avevamo già una voglia matta di addentrarci nel territorio per scoprire le bellezze, più o meno nascoste, di quest’area.

E così, una domenica, abbiamo riempito lo zaino di panini, frutta e acqua e siamo partiti per una gita che si può definire “mistica”…

DSCN1432Prima tappa: Monastero di Agia Triada Zangarol

A meno di mezz’ora di auto da Chanià, nel mezzo della penisola dell’Akrotiri, arriviamo, dopo aver superato un lungo viale di cipressi, a questo maestoso e luminoso monastero rinascimentale dalla bellezza davvero notevole. Siamo fortunati perchè a marzo non DSCN1443è ancora esplosa la stagione turistica, quindi, una volta superata l’entrata principale, dentro le mura ci siamo solo noi due e qualche sparuto cretese nel cortile che conduce ad una piccola chiesa e alle stanze dei monaci. DSCN1434 C’è una pace rassicurante tra quelle mura e ci sembra un pò di essere stati catapultati al di fuori del mondo civilizzato…proprio una piacevole sensazione!

Lasciamo Zangarolo per avviarci alla nostra…

DSCN1459…seconda tappa: Monastero di Gouverneto

Parcheggiamo l’auto fuori dal monastero per DSCN1460visitarlo e per poter intraprendere poi la nostra passeggiata verso la terza tappa della gita. L’abbazia fortificata di Gouverneto risale al 1537 e l’atmosfera che la circonda è davvero unica! Totalmente immersa in un ambiente selvaggio fatto di gole, erbe selvatiche, colline e sentieri DSCN1462scoscesi che affacciano sul mare, Gouverneto vale sicuramente il viaggio fino a qui.

Da lì inizia la nostra scarpinata verso la

DSCN1467terza tappa: Chiesa rupestre della Madonna dell’Orso (Panagia Arkoudiotissa)

Camminiamo per 15 minuti attraverso un accessibile sentiero che sembra si butti a DSCN1463 capofitto sul mare da un momento all’altro, godendoci il rincuorante sole greco, i profumi delle erbe aromatiche che riempiono il paesaggio e la pungente brezza di marzo. A quel punto raggiungiamo la vasta grotta in cui, incastonata nella pietra, vediamo la minuscola e DSCN1470singolare chiesetta della Madonna dell’Orso. Questa deve il suo nome alla grande stalagmite presente all’interno della grotta stessa che ricorda la forma di un orso e alla leggenda ad essa legata. Si dice che un orso gigantesco minacciasse continuamente la vita dei monaci della cappella bevendo tutta l’acqua del loro pozzo. Un giorno, dopo le loro preghiere alla Madonna affinche’ li liberasse dalla bestia feroce, avvenne il miracolo e l’orso venne tramutato in roccia! Le leggende hanno sempre il loro fascino, o no ;-)?

DSCN1485Arriviamo infine alla quarta e ultima tappa della nostra gita, nonchè il motivo principale per cui oggi abbiamo deciso di allenare un po’ i muscoli delle gambe: il Monastero di Katholikò.

Che dire…qualcosa di indimenticabile!

Realizzato nel X secolo d.C. da San Giovanni, di questa spettacolare struttura oggi possiamo ammirare l’entrata con un bellissimo portale a capitello, la chiesetta incastonata sulla montagna e un maestoso e larghissimo ponte che un tempo ospitava gli alloggi dei monaci.DSCN1481

Dalla grotta dell’orso sono altri 20 minuti a piedi per giungervi, attraverso un sentiero ripido che termina con una scalinata che sembra sospesa nel vuoto!

DSCN1489La parte sicuramente più affascinante della storia che racconta la vita di questo monastero è quella che parla di pirati: sembra infatti che questi ultimi avessero ben presto scoperto l’approdo nella spiaggia a mezz’ora di camminata a sud del convento(*), costringendo i poveri monaci, dopo innumerevoli attacchi e saccheggi subiti, ad abbandonare Katholikò e a trasferirsi nel più sicuro Gouverneto.

DSCN1499Dopo un servizio fotografico completo, un pranzo al sacco ai bordi del ponte e un po’ di relax nel silenzio assoluto di questa valle, disturbato solo dal belare e dal campanaccio di alcune caprette, risaliamo verso l’auto, con non poca fatica, ma…che giornata ragazzi! Da rifare assolutamente, magari arrivando fino al mare la prossima volta!

Vi va di venirci con noi ;-)?

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*18/10/19 Finalmente ci siamo decisi a raggiungere la spiaggia di Katholiko’ con il suo approdo dei pirati: un posto senza tempo, una bellissima oasi di pace, un mare che piu’ limpido e invitante non si puo’!! Eccovi le foto del sentiero, della spiaggia e gli orari di visita aggiornati del monastero di Gouverneto: